Il consigliere Acquaviva: “Movida in Ortigia possibile ma con regole certe”
“La movida, in assenza di regole, ostacola lo sviluppo turistico e lede l’immagine di Siracusa città d’arte”. Questo il pensiero del consigliere comunale del Pd, Alessandro Acquaviva, il quale interviene rispetto alle polemiche sollevate dalla lite avvenuta lo scorso weekend nel centro storico a causa del volume troppo alto della musica in un locale pubblico.
“A suffragare questa tesi – dice Acquaviva – è il disagio espresso dagli albergatori per l’inquinamento acustico derivante dall’attività di intrattenimento musicale all’aperto svolto dagli esercenti di bar, gelaterie, birrerie, pizzerie e ristoranti di Ortigia che, secondo gli addetti ai lavori, indurrebbe molti clienti a lasciare anzitempo le strutture alberghiere ed extra alberghiere di Ortigia e ad allontanarsi verso strutture ubicate in altre città”.
Questa denuncia, insieme alle centinaia di segnalazioni di residenti esasperati dal rumore notturno, pone all’Amministrazione la necessità di intervenire e controllare il fenomeno. La Giunta, che è inadempiente rispetto agli obblighi di legge in materia di adozione del piano acustico comunale e di revisione del regolamento delle attività rumorose, sembra voler correre ai ripari proponendo al consiglio comunale un nuovo regolamento per i caffè concerto che vieterebbe l’uso di amplificazione nonché l’occupazione di ulteriore suolo pubblico al di fuori del proprio dehors, se non per un ulteriore 10% previo pagamento della corrispondente tassa.
“Il punto – dice Acquaviva – è che nessun esercente che intende svolgere attività di intrattenimento musicale all’aperto è obbligato ad aderire al regolamento del caffè concerto e, quindi, si continuerà a fare musica con tanto di amplificatori e casse di diffusione fino alle 2 di notte in ottemperanza all’ordinanza sindacale. Per garantire il diritto alla quiete ai residenti e agli ospiti degli alberghi e, contestualmente, garantire il diritto allo svago e all’iniziativa imprenditoriale, occorre modificare l’ordinanza vigente riportando i limiti orari previsti dalla legge, ovvero stop musica dalle mezzanotte alle 8 per i locali non insonorizzati”.