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Lunedì il conto consuntivo in consiglio comunale

Lunedì prossimo il consiglio comunale sarà chiamato a pronunciarsi sul conto consuntivo 2016 (gli altri punti sono: il regolamento di Polizia municipale, le correzioni richieste dalla Corte dei conti, l’affidamento alla Agenzia delle entrate del servizio di riscossione e gli equilibri di bilancio). Sul rendiconto di gestione l’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

“Il conto consuntivo 2016, che il consiglio comunale tratterà lunedì prossimo, sarà quello della svolta attesa da tanto tempo. Non mi nascondo le difficoltà ancora presenti ma mi riferisco alla, finalmente, raggiunta chiarezza e trasparenza nei conti. Senza questo sforzo non saremmo riusciti a mettere in carreggiata il Comune e non avremmo oggi le condizioni per assicurare in futuro servizi sempre più efficienti.

“Non è una cosa da poco. Abbiamo superato quella fase storica che metteva a rischio la normale gestione amministrativa, segnata dai pareri contrari sie del collegio dei revisori che della Corte dei conti. Siamo usciti dagli anni in cui si concatenavano gli effetti negativi di gestioni poco prudenti e il costante rinvio delle questioni nodali, ma per farlo è servita  prontezza amministrativa e politica. Abbiamo dovuto adeguarci ai nuovi adempimenti normativi, con l’introduzione ad esempio del nuovo sistema di contabilità, ai tagli verticali dei trasferimenti nazionali e regionali che nel triennio passato hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 40 milioni di euro.

“Questa Amministrazione ha lavorato fino ad ora con enormi limiti di spesa, ma abbiamo la soddisfazione di presentare un consuntivo 2016 che gode del riconoscimento di merito degli organi di controllo, i quali hanno preso atto del consolidamento dei conti in termini di risultato di amministrazione ed in termini di accantonamenti prudenziali, stabilizzati negli importi concordati e tenendo presenti anche i rilievi della Corte dei conti.

“In termini numerici, si è consolidato il disavanzo di amministrazione da revisione straordinaria nella misura di circa 700.000 euro annui, che rappresenta una cifra non rilevante rispetto al nostro bilancio. Una revisione che ha portato a una gestione contabile più rappresentativa delle reali condizioni economiche e finanziarie del Comune. Nel corso di questi anni si è operato il consolidamento del rischio di inesigibilità dei crediti, che condiziona la contabilità di tanti enti. Per il comune di Siracusa ha raggiunto i 70 milioni rappresentando, però, un elemento virtuoso che mette a riparo i conti dell’ente dal rischio di avere spese non correlate ad effettive entrate. Ciò non toglie, però, che va proseguito lo sforzo per ridurre la massa di evasione tributaria attraverso una politica che non può essere solo di repressione ma deve tenere conto delle difficoltà attraversate dalle famiglie.

“Altro elemento numerico da considerare sono le somme per il rischio contenziosi e passività potenziali. Per il triennio 2017/19 ammontano a 10 milioni di euro ma con due note positive: disponiamo di accantonamenti per 4,5 milioni immediatamente utilizzabili; abbiamo fatto fronte (nonostante i tagli nei trasferimenti nazionali e regionali) a 12 milioni di debiti fuori bilancio, quasi tutti delle precedenti amministrazioni, senza intaccare in maniera sostanziale la qualità dei servizi.

“Certo, ci preoccupano i 10 milioni di disavanzo di tesoreria calcolato alla fine del 2016, ma gli sforzi per la razionalizzazione della spesa sono stati seri e costanti. Il risparmio complessivo realizzato lo scorso anno ammonta a oltre un milione, che si aggiunge agli accantonamenti e ai tagli degli ultimi anni, mai così significativi. È il frutto di diverse manovre correttive messe in atto per riequilibrare la pesante situazione di cassa con disposizioni specifiche.

“Occorre proseguire in questa attività con sistemi nuovi ed integrati, per ridurre il peso sia degli accantonamenti per il rischio di inesigibilità crediti e sia per migliorare un’equità fiscale che vedrà premiati i servizi in favore dei cittadini e la gestione delle opere pubbliche.”

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