Allacci idrici abusivi: giro di vite dei carabinieri
I Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, su precise indicazioni del Comandante, Col. Luigi Grasso, nelle ultime settimane hanno intensificato i servizi di controllo nell’utilizzo dell’acqua in tutto il territorio della provincia al fine di individuare gli autori di furti di acqua sia in ambito rurale per l’irrigazione delle culture, ma anche in ambiente urbano al fine di verificare l’esistenza di eventuali allacciamenti abusivi. I servizi sono stati ritenuti necessari anche alla luce del periodo estivo molto caldo, con pochissime precipitazioni, che ha portato all’ordine del giorno le problematiche derivanti da una stagione di siccità ed incendi, emergenze che hanno richiesto una particolare attenzione nella gestione delle risorse idriche in gran parte del territorio nazionale ed anche in quello della provincia di Siracusa. Le misure di razionalizzazione, poste in essere dalle amministrazioni locali, sono state indirizzate al fine di consentirne una equa distribuzione tra tutti i cittadini e di garantire, in particolare, al settore agricolo, la salvaguardia delle colture di frutta ed ortaggi che possono subire considerevoli danni a causa della carenza d’acqua. La problematica in questione potrebbe essere ulteriormente acuita dalla considerevole presenza di turisti in provincia che, nel periodo estivo, vede aumentato in maniera esponenziale il numero di abitanti sul territorio. Sulla scorta della collaborazione già sperimentata e consolidata tra l’Arma di Siracusa, le società di gestione del settore idrico e gli enti locali che partecipano al servizio di distribuzione, solo negli ultimi giorni sono stati effettuati numerosi controlli soprattutto nell’area nord della provincia. Nello specifico i Carabinieri della stazione di Carlentini, con la collaborazione dei tecnici comunali, hanno individuato diverse anomalie che hanno consentito di constatare in flagranza, il reato di furto aggravato d’acqua. In particolare, mentre un’utenza bypassava il regolare controllo dei consumi, eludendo di conseguenza ogni forma di pagamento, altri due contatori sono risultati manomessi in maniera da rendere sorprendentemente inferiore la reale misurazione dei consumi ed i relativi costi. Tre sono state, quindi, le segnalazioni all’Autorità Giudiziaria: una a carico di un privato cittadino, poiché il misuratore risultava privo di sigilli, e pur in presenza di erogazione d’acqua i contatori numerici rimanevano fermi, ed altri due, addirittura, nei confronti di titolari di attività di autolavaggio i cui contatori risultavano funzionanti ma fraudolentemente manomessi poiché nel corso degli anni venivano segnalati consumi non congrui rispetto all’importante volume d’acqua disperso per tale attività. Il danno arrecato al Comune di Carlentini sarà stimato nei prossimi giorni. Realtà diversa presso il comune di Francofonte, dove i Carabinieri unitamente ai tecnici comunali, hanno controllato 15 utenze private e 7 esercizi pubblici, senza riscontrare allacci abusivi. Questo è dovuto anche alla politica che ha adottato il Comune, che per arginare il fenomeno dei furti d’acqua, ha utilizzato il criterio di distribuzione senza controllo ma con l’installazione di contatori sulla linea di ingresso delle abitazioni o dei caseggiati, conteggiando gli introiti dovuti a “volume” mediante deposito della dichiarazione di allaccio all’Ufficio preposto del Comune, con il pagamento di un canone fisso annuo. Tuttavia durante i controlli i Carabinieri hanno constatato l’esistenza di nr. 8 allacci paralleli e non autorizzati tra abitazioni contigue, motivo per cui si è intrapreso, da parte dell’Ufficio tasse del Comune, un conseguente e successivo recupero del credito evaso dai relativi soggetti o dalle ditte individuate.
Un settore, quello dei furti/sprechi d’acqua, in cui l’attenzione dell’Arma è sempre stata molto alta. Solo dall’inizio dell’anno in corso, infatti, i controlli sono stati capillari in tutta la provincia, con oltre 400 interventi effettuati con la collaborazione dei tecnici degli enti locali e le società di distribuzione, e che hanno portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di oltre 100 personeritenute responsabili di furto aggravato: un’attività che ha consentito il rispristino del corretto funzionamento dei contatori bypassati e della rete idrica manomessa, contribuendo ad una sensibile diminuzione delle condotte illecite, e quindi dell’uso indiscriminato dell’acqua bene primario il cui utilizzo è sempre più monitorato dalle istituzione locali e nazionali.
Nell’ambito degli specifici servizi effettuati, vale la pena ricordare l’attività portata avanti dai Carabinieri di Solarino i quali, unitamente a personale tecnico del Comune, nelle settimane scorse hanno effettuato accurate verifiche su un tratto di 2 km della rete idrica comunale impiegando un sofisticato macchinario, unico nella provincia, detto geofono: tale apparato si basa sull’ascolto del rumore che viene provocato da una qualsiasi perdita, captando le vibrazioni meccaniche che la perdita induce sulla tubazione. Con tale sistema è pertanto possibile monitorare il flusso dell’acqua e, quindi, le sue possibili deviazioni illecitamente causate.
L’iniziativa posta in essere dal Comando Provinciale dei Carabinieri, quindi, non è solo stata mirata alla denuncia di trasgressori o responsabili di furti aggravati avvenuti con la manomissione delle condutture pubbliche, ma ha creato anche i presupposti affinché gli utenti che avevano pendenze con la società di fornitura regolarizzassero, in pochi giorni, la propria posizione evitando così ulteriori guai giudiziari.
I Carabinieri continueranno a seguire il fenomeno con la massima attenzione, organizzando periodicamente analoghi servizi preventivi e repressivi. Al riguardo, si invita la cittadinanza a collaborare con le Forze dell’Ordine per contrastare lo spreco d’acqua, segnalando tempestivamente eventuali situazioni irregolari al fine di consentire un intervento immediato.