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Cronaca. Intimidazione al Commissaro del Comune di Licata Maria Grazia Brandara

“Rischiati a toccare le nostre case e sei morta, ti sgozziamo via, fai una sola cosa contro di noi e ti scanniamo. Ti seguiamo e ti controlliamo a vista”.

Un messaggio intimidatorio con allegata una foto di una cassa da morto vuota, è arrivato all’onorevole Maria Grazia Brandara, commissario straordinario a Licata dopo le dimissioni del sindaco antiabusivismo Angelo Cambiano sfiduciato dal consiglio comunale. La Brandara, che ha denunciato l’intimidazione, aveva guidato il Comune, sempre da commissario, dal dicembre 2014 al giugno 2015.

E fu proprio la Brandara, da commissario, a stanziare i fondi per le demolizioni delle case abusive. A Licata, il comune agrigentino con circa quarantamila abitanti; quando il sindaco Cambiano voleva attuare i decreti di demolizione, ma ha sollevato l’ira di migliaia di suoi concittadini con minacce e la fine della storia e la sfiducia in consiglio comunale. Nel mese di luglio del 2016, con l’incarico di commissario straordinario dell’Irsap, aveva ricevuto un altro messaggio intimidatorio attraverso una busta con due cartucce di fucile. La Brandara è in atto anche presidente del depuratore Ias di Priolo, dove anche in quel contesto ci sono delle criticità non indifferenti.

C.A.

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