“Ha offeso i miei familiari”: spara e lo ferisce alla gamba
Aveva offeso la sua famiglia e per questo motivo, dopo il litigio, era tornato nel bar per dare una lezione a un 30enne, ferito alla gamba da un colpo di pistola. Questa versione dei fatti ha riferito il siracusano Carmelo Cassia di 26 anni, al gip del tribunale, Michele Consiglio, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Il giudice ha convalidato il fermo di indiziato di delitto e disposto per l’indagato la misura cautelare in carcere. Ha protestato la propria innocenza, invece, l’altro indagato, Angioletto Latina di 23 anni, a cui il gip Consiglio ha concesso il beneficio degli arresti domiciliari.
Entrambi gli indagati, difesi dall’avv. Giorgio D’Angelo, si erano costituiti venerdì pomeriggio agli agenti della squadra mobile e ai carabinieri del nucleo operativo, dopo essere emersa la propria responsabilità nel ferimento della vittima, avvenuto il 20 settembre in un bar del Bosco Minniti. Cassia, in presenza del pm Marco Di Mauro – che ha chiesto per entrambi gli indagati la conferma della misura cautelare in carcere – ha riferito di avere avuto un alterco con la vittima all’interno del bar. Accompagnato da Latina, che ha detto di essere all’oscuro di quello che stava facendo il suo amico, si è recato a casa dove ha prelevato una pistola giocattolo modificata con la quale è tornato al bar per sparare contro il malcapitato.