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Priolo. Antonello Rizza venerdì prossimo davanti al Gip per l’interrogatorio di garanzia ma il dibattito politico si allarga

L’ex sindaco di Priolo Antonello Rizza sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia fissato per la mattina del  prossimo venerdì 20 ottobre, davanti al Gip del Tribunale di Siracusa, Giuseppe Tripi; saranno presenti anche gli altri indagati cui è stata applicata la misura personale. In quella circostanza, Rizza avrà modo di ribattere alle contestazioni mosse dal pm Margherita Brianese, e quindi di chiarire la propria posizione. Sotto l’aspetto politico, Rizza sta valutando l’opportunità di proseguire la campagna per le elezioni regionali ma attorno a lui cresce il dibattito.

«La sospensione dall’incarico disposta dal prefetto di Siracusa Giuseppe Castaldo è un atto dovuto, ma temporaneo – ha commentato l’avvocato Tommaso Tamburino, uno dei legali del sindaco dimissionario e sospeso – decade nel momento in cui viene annullata l’ordinanza cautelare e la persona sospesa ritorna automaticamente a essere primo cittadino. Le dimissioni di Antonello Rizza da sindaco sono invece definitive e irrevocabili, ed hanno quindi una valenza giuridica e sostanziale maggiore». C’è da notare, però, che in Sicilia per effetto dell’art. 5 della legge regionale n.17 del 2016, le dimissioni del sindaco diventano efficaci e irrevocabili, trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio comunale. Ciò significa che la sospensione della carica del prefetto è arrivata prima e le dimissioni non sono ancora efficaci.

Sotto l’aspetto politico, i sostenitori dell’ex primo cittadino di Priolo stanno continuando nella campagna elettorale a tappeto, con manifesti, un passa parola e un porta a porta degno della politica vecchio metodo che ricorda gli Anni Sessanta, in cui non mancano i dibattiti nei crocicchi dei bar così come nei salotti buoni della politica, attorno alla candidatura di Rizza alle regionali e i raffronti dei fatti accaduti negli ultimi giorni. “La misura cautelare nei confronti di Rizza – dice il senatore Bruno Alicata di Forza Italia – richiesta dal pm il 19 settembre ed eseguita sabato, a pochi giorni cioè dalla presentazione delle liste, conferma gli interrogativi che non definiamo inquietanti per il rispetto nei confronti della magistratura siracusana, il cui legittimo lavoro merita la doverosa considerazione. Restano, comunque, leciti e non suscettibili di eventuali “irritazioni” i dubbi sulla tempistica del provvedimento, dubbi che non autorizzano ad alcun retro pensiero sulla volontà di prendersi gioco di un partito e di un elettorato, alterandosi in quel caso le regole del gioco e della democrazia”.

Un’indagine complessa, quella della Procura di Siracusa, che ha formalizzato l’ordinanza cautelare del Gip fatta da oltre cento pagine e 18 indagati compreso Rizza, ma la posizione dell’ex primo cittadino di Priolo si sarebbe alleggerita di tanto, aumentando le speranze di una scarcerazione subito dopo l’interrogatorio di garanzia. In caso contrario, i due legali Di fiducia di Rizza, avvocati Domenico Mignosa e Tommaso Tamburino, hanno già annunciato che ricorreranno al tribunale del riesame di Catania per l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare, potendo così riprendere la corsa verso le regionali, bruscamente interrotta.

Concetto Alota

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