Priolo, rimesso in libertà l’ex sindaco Rizza
E’ durato poco più di una decina di minuti l’interrogatorio di garanzia a cui si è sottoposto l’ex sindaco di Priolo Antonello Rizza. Assistito dagli avvocati Domenico Mignosa e Tommaso Tamburino, Rizza ha avuto modo di chiarire la posizione rispetto alle accuse mosse dal pubblico ministero Margherita Brianese. Proprio il pubblico ministero ha espresso il parere negativo sulla richiesta di revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il gip Giuseppe Tripi ha sciolto la riserva nel primo pomeriggio, disponendo la remissione in libertà dell’indagato con il solo divieto di dimora nel comune di Priolo.
Per la difesa è venuta meno l’esigenza cautelare, atteso che Rizza si è dimesso da sindaco e non potrà reiterare il reato. Nel suo interrogatorio, Rizza ha spiegato non esservi alcun reato dalle intercettazioni e di non avere fatto alcuna pressione sui funzionari per preferire un appalto anziché un altro.
Nella stessa udienza si sono sottoposti a interrogatorio di garanzia anche gli altri due funzionari del Comune di Priolo, per i quali è scattata la misura personale.
Hanno chiarito le proprie posizuioni Salvatore Cirnigliaro, coinvolto nell’inchiesta della Procura aretusea, in qualità di Dirigente del V Settore (competente anche in ordine all’organizzazione di spettacoli), e Flora La Iacona, Dirigente del settore Pubblica istruzione. Per entrambi gli indagati, il legale difensore, Domenico Mignosa, ha già presentato al tribunale del riesame l’istanza di revoca della misura cautelare. Davanti al gip anche Francesco Artale, imprenditore, accusato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture.
“Per quanto riguarda la contestazione sull’organizzazione del del gran galà equestre – dice l’avv. Mignosa – la Procura ravvisa induzione a fare la manifestazione, Noi siamo convinti che abbia solo sollecitato il proprio ufficio a esitare il provvedimento. Per la fornitura delle attrezzature al centro diurno, dalla lettura degli atti non abbiamo ravvisato nessun coinvolgimento del sindaco Rizza nella vicenda”