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Guglielmo Epifani: “Sbagliato creare un hotspot al porto di Augusta”

Incompatibilità tra Hotspot e sviluppo del porto commerciale di Augusta, bonifiche ancora in attesa, certezze e prospettive future sul piano programmatico industriale della Lukoil. Questi i temi trattati nella visita al porto commerciale di Augusta di Guglielmo Epifani, presidente della commissione Attività produttive della Camera e deputato del gruppo parlamentare di ArticoloUno – movimento democratico progressista. Ad accompagnarlo, il deputato siracusano del Mdp Pippo Zappulla che ha introdotto gli argomenti nel corso della conferenza stampa all’aperto, che si è svolta alla presenza di un rappresentante dell’Autorità portuale di Augusta (assente per altri impegni il presidente Annunziata), del consigliere Mdp Giancarlo Triberio, del candidato alle regionali Marco Arezzi e del segretario della camera del lavoro di Augusta Lorena Crisci.

“L’Italia non fa a pieno tutto quello che potrebbe fare – ha detto Epifani – Vuoi per la concorrenza tra i vari porti, vuoi per investimenti sbagliati, ne consegue che i traffici vanno in altri paesi”. E sulla questione della sede dell’autorità di sistema portuale assegnata per due anni a Catania pur essendo il porto megarese designato dall’Unione europea porto Core, Epifani ha aggiunto: “Tra i porti siciliani quello di Augusta è per vocazione quello più naturale, in grado di produrre più sviluppo e che si integra con le attività petrolifere presenti da molti anni nel siracusano. Dobbiamo pretendere che questa vocazione naturale del porto di Augusta non venga dispersa. – ha concluso – Le risorse, gli investimenti e l’assetto istituzionale deve essere coerente con questa scelta. Di questo voglio parlare al Ministro Delrio che da tempo sta seguendo questa vicenda. Il vero problema non è l’accorpamento con il porto di Catania, ma il volume di fatturato del porto megarese, che è di gran lunga superiore a quello etneo”.

Francesco Giordano

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