Noto, Bene comune: “Quelle anomalie nel rendiconto di gestione”
A) l’enorme massa dei residui attivi (crediti) derivanti da imposte e tasse pari a €. 32.148.758,89 , a cui corrisponde una percentuale bassissima di riscossione il 2,6% pari a €. 866.833,10;
B) l’incremento dell’utilizzo dell’anticipazione di cassa riferita al 31 dicembre 2016, pari ad €. 9.649.112,00 utilizzata per 365 giorni, con mancata restituzione di € 2.469.914,64 ed interessi passivi corrisposti pari a €. 250.000,00;
C) l’aumento delle entrate della tassa dei rifiuti (TARI), pari ad €. 4.367.529,69, ottenuta chiedendo ai cittadini un tributo maggiore rispetto al costo del servizio, corrispondente a €. 3.732.631,31;
D) la notevole quantità di residui attivi cancellati pari ad €. 2.747.899,03;
E) il Comune di Noto ha 4 parametri su 10 positivi, col probabile rischio di diventare strutturalmente deficitario:
1)elevato ammontare dei residui attivi non riscossi;
2)elevato ammontare dei crediti derivanti dai tributi non riscossi;
3)elevato ammontare dei residui passivi (difficoltà dell’Ente nei pagamenti);
4)elevato ammontare dell’utilizzo dell’anticipazione di cassa con la banca – tesoriere;
F)il Comune di Noto verrà assoggettato a gravi sanzioni con annessi danni erariali per non aver assolto agli obblighi IVA ed IRAP previsti.
La lettura consapevole del Bilancio consuntivo 2016 – prosegue e il comunicato-, dimostra ancora una volta la cattiva gestione da parte dell’attuale Amministrazione, che sa solo aumentare le tasse ai netini e causare mancanza di liquidità al Comune di Noto, determinando ritardi nei pagamenti degli stipendi dei dipendenti comunali e delle ditte che forniscono beni e servizi all’Ente. La Città di Noto, oggi più che mai, deve essere amministrata con la diligenza del buon padre di famiglia, con scrupolo e coscienza, nel rispetto di tutti i Netini”.