Rimborso Tari, scattano i conteggi anche al comune di Siracusa
La circolare del ministero delle Finanze diffusa ieri ha confermato quanto da noi sostenuto già venti giorni fa e cioè che il contribuente ha diritto di chiedere il rimborso al proprio Comune nel caso in cui abbia riscontrato un calcolo errato «della parte variabile della tassa sui rifiuti».
“Avremmo voluto che il Comune di Siracusa – dicono i consiglieri dell’opposizione Cetty Vinci e Salvo Sorbello – che dispone già di tutti i dati necessari, avesse provveduto direttamente a restituire agli aventi diritto, in occasione dell’ultima rata della Tari per l’anno in corso e che scadrà a fine mese, gli importi versati in eccesso negli anni passati, a partire dal 2014. Invece stanno arrivando ai contribuenti siracusani gli avvisi di quella che rimane la tassa per i rifiuti più alta d’Italia. Eppure era evidente che, accanto alla quota fissa che va moltiplicata per i metri quadrati, la parte variabile, che cambia in base al numero degli abitanti dell’immobile e che serve a parametrare il conto alla quantità di rifiuti prodotti, debba essere calcolata una sola volta, anche quando l’appartamento è completato da cantine, box e solai”.
“Da venti giorni – continuano i due consiglieri – chiediamo che il Comune che, ribadiamo, dispone già nel dettaglio di tutti i dati necessari, verifichi gli errori e cioè tutti i casi in cui la quota variabile è stata ripetuta per ogni pertinenza autonoma dal punto di vista catastale, gonfiando il conto finale. Il Comune di Siracusa dovrà restituire, a nostro avviso, le somme versate in più dai contribuenti a partire dal 2014 in modo automatico, nel più breve tempo possibile e senza ulteriori costi per gli utenti. Sulla restituzione delle somme e sulla indispensabile ed urgente modifica del regolamento comunale della tassa per i rifiuti chiederemo domani un voto del consiglio comunale, che si riunirà per il bilancio di previsione del 2017.