Riqualificazione del territorio: il sindacato a confronto con 2 deputati all’Ars
Riqualificazione del territorio con un piano delle bonifiche, infrastrutture, edilizia pubblica. Priorità al centro dell’incontro tra sindacato e nuova deputazione regionale che si sono già dati un nuovo appuntamento per individuare un percorso condiviso su almeno tre progetti da portare all’attenzione del Governo regionale.
Tante criticità legate al territorio con necessità di convergere su alcune di esse con iniziative mirate per produrre un’agenda che sia una sorta di vademecum per la nuova deputazione siracusana all’Ars. Questo è quanto emerso dall’incontro di questa mattina tra i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, rispettivamente Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò, con i neodeputati siracusani eletti all’Ars. Presenti Stefano Zito e Giovanni Cafeo, a cui i tre segretari hanno posto tutta una serie di priorità legate allo sviluppo e alla rinascita del territorio siracusano.
“A partire dalle infrastrutture che rappresentano il tema base – hanno sottolineato i tre segretari – per poi proseguire con la legalità che va di pari passo con il mercato dell’economia, chiaramente inquinato da alcuni episodi con gravi ricadute per i lavoratori. A breve saremo protagonisti di una manifestazione unitaria con altre associazioni per dire no al racket (appuntamento giovedì 30 novembre alle 16 con corteo in partenza da piazza Santa Lucia, ndr) ma sarà la prima di una lunga serie perché le criticità sono tante. C’è un indice di povertà che cresce, un settore strategico come l’edilizia che è in crisi, senza poi considerare l’edilizia scolastica per la quale ci sono progetti finanziati e non ancora avviati e altri che non sono nemmeno stati finanziati e non prevedono progetti per il rilancio”.
La prima assemblea regionale a Palermo si svolgerà l’11 dicembre. Ai nuovi deputati, Alosi, Sanzaro e Munafò hanno poi ribadito che c’è la ferma intenzione di lavorare di pari passo e creare una sorta di rete fra sindacato e politica “affinché vengano date risposte alla gente perché la politica deve scegliere da che parte stare e se stare dalla parte dei cittadini, senza farlo a distanza. Occorre che si tocchino con mano i problemi che vive il nostro territorio; problemi di inquinamento, di ambiente, di mancata depurazione in alcune aree, di collegamenti che non esistono e che, laddove esistono, sono fatiscenti, del sistema portuale ancora un rebus. Di un territorio che, insomma, sta molto male. Fare in modo che i progetti non rimangano nei cassetti degli uffici tecnici e catturare nuovi investimenti, con la possibilità che diventino subito cantierabili. Sappiamo tutti che esiste la burocrazia ma a questa deve essere affiancata la buona politica”.