Avola, omicidio Liotta: confermato l’ergastolo per Caruso
La corte d’assise d’appello di Catania ha confermato la condanna all’ergastolo nei confronti dell’avolese Claudio Caruso di 34 anni, che deve rispondere dell’omicidio dell’autotrasportatore avolese Mario Liotta, consumato l’8 novembre 2013.
Il verdetto è stato emesso nella tarda mattinata di ieri a conclusione di una breve camera di consiglio. I giudici hanno accolto la tesi del procuratore generale, Angelo Busacca, che al termine della sua requisitoria aveva invocato per l’imputato la condanna al carcere a vita, confermando la condanna inflitta in primo grado dalla Corte d’assise aretusea.
Sulla posizione del muratore avolese si erano concentrati gli indizi raccolti dai carabinieri in relazione all’uccisione della vittima che, a giudizio degli investigatori, sarebbe maturata nell’ambito di un presunto traffico di armi modificate. L’imputato, arrestato l’11 marzo del 2014, è stato individuato anche con l’utilizzo d’intercettazioni telefoniche e ambientali. Secondo quanto emerso dalle indagini, Caruso avrebbe condotto la vittima in una località isolata di contrada Bochini, nelle campagne di Avola, con la scusa di provare una nuova arma, per finirla con un colpo di pistola alla nuca per poi distruggerne il cadavere col fuoco per renderlo irriconoscibile.
La corte ha fissato un termine di 30 giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza. L’avv. Alvise Troja, che difende l’imputato, attende di conoscere le motivazioni per ricorrere per Cassazione, ritenendo esservi i margini per potere impugnare la sentenza in diritto e in giurisprudenza.