Siracusa e Pachino: violenza tra le mura domestiche
Ancora violenza tra le mura domestiche. I poliziotti della squadra mobile di Siracusa, hanno notificato l’ordinanza con la quale il Gip del Tribunale aretuseo ha disposto la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle parti offese nei confronti di un uomo di 46 anni, siracusano, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce aggravate. Il provvedimento segue la denuncia sporta in Questura da una donna e dal figlio nei confronti dell’ex convivente a seguito delle ripetute aggressioni e violenze subite nel corso del rapporto di convivenza. In occasione dell’ultima aggressione, inoltre, l’indagato li avrebbe gravemente minacciati avvertendoli che presto sarebbe tornato per cacciarli via di casa.
Da Siracusa a Pachino, il motivo non cambia. I poliziotti del locale commissariato hanno arrestato un uomo di 30 anni, con l’accusa di estorsione e maltrattamenti continuati negli anni nei confronti dei genitori. Le violenze, le aggressioni e le continue richieste di denaro erano iniziate già nel 2006, ma solo nel mese di dicembre i genitori, ormai esausti ed impauriti, hanno deciso di denunciare per la prima volta il figlio, dopo l’ennesima richiesta estorsiva di danaro e le minacce di morte.
Protagonista di questa vicenda è un giovane disoccupato con problemi di tossicodipendenza il quale, come già altre volte, ieri, alle prime luci dell’alba, pretendeva del danaro, verosimilmente per acquistare della sostanza stupefacente. I genitori, che durante la notte erano costretti a chiudersi a chiave in camera da letto per paura di essere aggrediti nel sonno, non cedevano all’ennesima richiesta estorsiva e, pochi minuti dopo, tra urli, insulti e minacce di morte, il giovane esigeva di raggiungere un accordo con i familiari, e cioè di essere mantenuto quotidianamente per l’acquisto di sigarette, caffè al bar e anche lo stupefacente.
Il padre del ragazzo, esasperato si recava negli uffici del Commissariato chiedendo aiuto. L’uomo, che aveva lasciato la moglie da sola, faceva rientro a casa dove veniva aggredito dal figlio e minacciato di morte se non gli avesse dato il danaro, in questo frangente sopraggiungevano i poliziotti che lo bloccavano dopo avere afferrato il padre per il collo.