Appalto servizio idrico: sindaco candidato, processo rinviato
Il processo scaturito dall’inchiesta della Procura sull’appalto per la gestione del servizio idrico integrato del comune capoluogo sarà celebrato soltanto dopo la conclusione delle elezioni amministrative di giugno. La decisione è stata presa ieri mattina dal gup del tribunale aretuseo, Anna Pappalardo, che ha disposto il rinvio dell’udienza preliminare alla data del 5 luglio.
Il giudice ha, di fatto, accolto una specifica richiesta avanzata dall’avv. Francesco Favi, che difende il sindaco Giancarlo Garozzo, imputato insieme con il dirigente del settore Lavori pubblici del comune capoluogo, ing. Natale Borgione. Il legale difensore del primo cittadino ha fatto presente come il suo assistito abbia già manifestato l’intenzione di impegnarsi nella campagna elettorale con l’obiettivo di essere riconfermato nella carica di sindaco della città capoluogo.
Un impegno che intende affrontare mantenendo la necessaria serenità ed evitando ogni possibile strumentalizzazione. Il legale difensore ha, peraltro, annunciato che alla prossima udienza di luglio, Garozzo intende sottoporsi a interrogatorio davanti al gup per chiarire la propria posizione.
Davanti al giudice Pappalardo si dovrà discutere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal procuratore aggiunto Fabio Scavone, che ha rilevato l’inchiesta scaturita a seguito dell’emissione dell’ordinanza, firmata il 20 giugno 2014, conseguente alla riconsegna di Ato idrico ai comuni degli impianti della rete idrica. Nel settembre dello stesso anno l’indizione della gara d’appalto per l’affidamento in concessione del servizio idrico integrato, poi aggiudicato alla società spagnola “Depuracion de aguas” del Mediterraneo, in raggruppamento temporaneo d’impresa, e che opera con la sigla Siam dopo l’aggiudicazione del nuovo appalto.
C. A.