Agente penitenziario aggredito da detenuto a Cavadonna
Un assistente di polizia penitenziaria ha subito un’aggressione da un detenuto all’interno della casa circondariale di Cavadonna. I fatti sono avvenuti intorno alle 10.30. Secondo una prima ricostruzione, fatta dal personale di servizio e dalle organizzazioni sindacali di categoria a cui si sono rivolti, all’uscita della prima ora dal passeggio blocco 50 un detenuto extracomunitario, rivolgendosi all’assistente che stava nel corridoio dove sono ubicate le aule scolastiche, diceva di volere parlare con il preposto per esporgli alcuni suoi problemi. L’agente ha riferito al detenuto che il preposto momentaneamente non era presente e che doveva aspettare. Ma quella risposta non è stata gradita dal detenuto che si è scagliato contro l’agente sferrandogli calci, pugni e graffi al collo. Sedati gli animi, l’agente è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Umberto primo a causa di contusioni al viso, graffi al collo e stress psicologico.
L’ennesimo atto di violenza in carcere pone in essere il problema della carenza di agenti di polizia penitenziaria in servizio alla casa circondariale di Cavadonna. Problema che viene rilanciato oggi dal sindacato Ugl Penitenziari, il cui segretario, Sebastiano Bongiovanni, chiede l’intervento del prefetto Castaldo per risolvere la situazione nel rivendicare dignità per i lavoratori del settore. “In caso contrario – dice Bongiovanni – a breve organizzeremo un sit-in di protesta antistante la Prefettura”.