Carcere di Siracusa, tra autoconsegna e aggressioni
Cresce la tensione all’interno della casa circondariale di contrada Cavadonna dove è giunta all’undicesimo giorno l’autoconsegna degli agenti di polizia penitenziaria. La protesta scaturisce dall’ormai cronica carenza di personale che costringe i poliziotti a turni massacranti di servizio all’interno dell’istituto di pena. Anche in occasione del primo maggio gli agenti hanno voluto rendere tangibile il loro disappunto, rimanendo in istituto anche dopo il termine del turno di servizio.
Ieri mattina si è recato alla struttura penitenziaria il portavoce alla Camera dei deputati per il movimento 5 stelle, Eugenio Saitta. Ha incontrato gli agenti di polizia penitenziaria che hanno inscenato la protesta ai quali ha assicurato il proprio impegno per cercare di porre un rimedio alla situazione. Il componente della commissione Giustizia della Camera ha incontrato la direzione della casa circondariale dalla quale ha ottenuto informazioni sull’attuale organizzazione del servizio e rassicurazioni sull’incremento a breve del numero degli agenti da impiegare in istituto e a rivedere, quindi, la pianta organica. Insieme con l’on. Saitta c’era il segretario della Ugl penitenziari, Nello Bongiovanni: “All’unico parlamentare che fino ad oggi ha incontrato gli agenti – dice Bongiovanni – abbiamo illustrato la situazione che è decisamente di emergenza. Da Roma ci giungono notizie, benché informali, ma in un certo senso rassicuranti su un intervento da parte del Dap per Siracusa”.
E mentre la protesta continua, la tensione all’interno dell’istituto di pena ha provocato l’ennesimo incidente. Infatti, si è verificata ieri una nuova aggressione che ha avuto come protagonista un detenuto extracomunitario che se l’è presa con un assistente capo. L’extracomunitario voleva telefonare ma non aveva ancora provveduto ad inoltrare istanza come previsto. L’assistente, che si era impegnato a spiegargli dettagliatamente l’iter per raggiungere l’autorizzazione, anziché ricevere un grazie è stato afferrato per il colletto e sbattuto al cancello di sbarramento.
Il malcapitato, soccorso da altri colleghi, è finito in ospedale dove è stato sottoposto alle cure dei sanitari che gli hanno riscontrato una prognosi di 5 giorni. Da alcune indiscrezioni trapelate, sembra che si tratti di un utente psichiatrico al momento ubicato in una camera di pernottamento presso il reparto accettazione. “Questa volta – dice Bongiovanni – è stato colpito un agente la cui professionalità e serietà lavorativa ad oggi non era mai stata messa in discussione proprio per aver dimostrato grandi doti professionali non ultima quella di vincere il concorso per ispettore. Questi fatti ci danno ragione che oramai la casa circondariale di Siracusa è una bomba che sta per esplodere”.