Siracusa, appiccato incendio a una macelleria
Sono i poliziotti della squadra mobile a svolgere le indagini per venire a capo dell’incendio che la scorsa notte ha danneggiato una macelleria. Le fiamme si sono sviluppate all’ingresso dell’esercizio commerciale di via Alessandro Specchi, nel rione di Bosco Minniti. Scattato l’allarme, sul posto sono accorsi i poliziotti delle Volanti della questura e le squadre dei vigili del fuoco che hanno spento il rogo. A eseguire i primi rilievi sono stati gli investigatori della polizia scientifica. Per gli investigatori ci sarebbero pochi dubbi sulla matrice dolosa dell’incendio anche se sono in corso le indagini per approfondire quanto accaduto.
“Un altro incendio a un esercizio commerciale – ha commentato il candidato sindaco, Fabio Granata – Qualunque sia la matrice e la dinamica di questo atto, che si sia di fronte al fenomeno estorsivo o a una guerra di mafia, mi sembra evidente che la maggiore urgenza in città, in questo momento, sia la necessità di rompere l’omertà sulle nuove mafie cittadine. Granata, già presidente della commissione regionale Antimafia e vicepresidente della stessa Commissione nazionale aferma che “quello della notte scorsa, tra l’altro è l’ultimo episodio di una lunga serie. Emergenza che va affrontata e stroncata sul nascere. Sua eccellenza il prefetto valuti l’eventualità di riunire il comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica”.
“Nell’ultimo anno i segnali di un racket che vuole rialzare la testa a Siracusa sono diventati inquietanti – fa eco Silvia Russoniello, candidata sindaco del M5S – senza creare allarmismi, va però detto che il solido argine costituito dalla forte presenza delle istituzioni e della società civile deve essere rinsaldato. Lo scollamento tra il Palazzo e la città apre varchi in cui il torbido si insinua veloce. Siracusa non sia considerata “territorio” di conquista. E’ la nostra città. Sana, pulita, civile e responsabile”.
«L’incendio alla macelleria di via Alessandro Specchi, a Siracusa, può essere il segnale dell’inizio di una guerra tra organizzazioni criminali che mette a repentaglio la sicurezza della città». Lo dichiara il candidato sindaco di Siracusa, Ezechia Paolo Reale, il quale aggiunge: «Le autorità non possono sottovalutare questo episodio né inserirlo nell’abituale contesto del racket delle estorsioni. Per cui – conclude – mi sento di rilevare tutta la mia preoccupazione per l’esplosione di violenza che il gesto potrà scatenare ma, al contempo, di mantenere il distacco da un episodio che appare sotto tutti i profili estraneo al contesto sociale sano della città»
.