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La bozza della Rete Ospedaliera penalizza la provincia di Siracusa

Con l’emanazione del decreto Decreto Ministeriale Lorenzin”, era stato imposto alle Regioni un nuovo metodo di programmazione dell’assistenza ospedaliera e della riclassificazione della tipologia dei presidi ospedalieri, oltre che della metodologia del calcolo dei posti letto. Nella sua applicazione, la provincia di Siracusa era stata la prima e l’unica che aveva rispettato e adeguato il numero dei suoi posti letto. In particolare, il decreto stabilisce che vi deve essere una Unità Operativa Complessa ogni 17,5 posti letto e 1,31 Unità Operative Semplice sempre ogni 17,5 posti letto.

Con la bozza proposta dall’Assessore regionale, la provincia di Siracusa, che ha già raggiunto gli standard previsti dal decreto Lorenzin, vengono ridotti i posti letto, le UOC e le UOS. La provincia di Siracusa è stata inserita nel Bacino 1, insieme con Catania e Ragusa, con inevitabile soppressione di posti letto. “Quello che colpisce, nella bozza predisposta dall’Assessorato – dice l’ex deputato Enzo Vinciullo – è  la riduzione di ulteriori 18 posti letto, la riduzione di 15 UOC, l’ulteriore riduzione di UOS e un generale ridimensionamento delle strutture ospedaliere, che rimane inspiegabile, perché colpisce branche altamente operative e senza le quali sarebbe necessario tornare nuovamente a Catania: dall’oncologia alla radioterapia, dal pronto soccorso alla psichiatria, dall’ortopedia alla neonatologia con l’obiettivo chiaro di voler subordinare la sanità pubblica siracusana a quella di Catania.In particolare, colpisce e lascia alquanto stupefatti la presunta chiusura della radioterapia. Ma è così? Nella bozza non sono previsti numeri riferibili alla radioterapia”.

“Spero che si tratti di un refuso- dice Vinciullo – come di refuso si tratta sicuramente la vicenda legata all’UOC di oncologia, un discorso che, ad una prima lettura, non maliziosa, appare schizofrenico perché non si comprende il motivo per il quale l’UOC non deve avere posti letto e l’UOS invece sì.Come non si comprende, se non attraverso una interpretazione maliziosa, la soppressione dell’UOC di Neonatologia con l’Unità di Terapia Intensiva NeonataleLa neonatologia a Siracusa, con il dott. Gaetano Tirantello, è stata la prima in Sicilia nell’assistenza al neonato nei primi giorni di vita ed ha assicurato sempre standard altissimi abbattendo di molto la mortalità prenatale e neonatale”.

La bozza inoltre nel rifunzionalizzare strategicamente tutto il nuovo assetto sanitario della provincia, impedisce al territorio di scegliere come invece accaduto fino all’ultima bozza. “Quello che emerge .- conclude Vinciullo – a prima vista, è il tentativo dell’Assessorato di imporre al territorio una sua visione della sanità che vuole che Siracusa diventi definitivamente una succursale di Catania, una dependance senza anima, in quanto con occhiuto interesse si colpiscono gli ospedali di Lentini e Augusta che sono una trincea a tutela della sanità pubblica della provincia Siracusa a meno che non si voglia tornare a dare in appalto la sanità pubblica di Siracusa ai privati come succedeva fino a qualche anno fa”.

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