Siracusa, la pedalata di Italia annienta la corazzata di Reale
Francesco Italia ha bruciato Ezechia Paolo Reale sul traguardo. Parafrasando il gergo ciclistico, Italia è riuscito a dare il colpo di reni dopo una volata in cui partiva svantaggiato sulla carta. Il responso delle urne è stato lapidario. Seppure con un netto calo dei votanti (il divario rispetto al primo turno è di ben 21 punti percentuali) Italia è riuscito a capitalizzare le preferenze portandone a casa 18.210 pari al 52,99% rispetto ai 16.513 di Reale.
Sin dalle prime sezioni scrutinate, Italia è apparso in vantaggio rispetto a Reale che ha dilapidato un vantaggio di oltre 17 punti percentuali che in termine di riscontro oggettivo significano quasi 10mila voti di differenza rispetto al primo turno.
In sella alla sua bicicletta, Italia ha percorso in lungo e in largo i quartieri della città non soltanto in campagna elettorale ma anche durante il suo mandato da vicensindaco. Nel primo turno sembrava spacciato rispetto agli altri più celebrati candidati. Eppure è arrivato alle spalle di Reale, pur lontanissimo. Ma come spesso succede, per il ballottaggio si scrive un’altra storia e il vantaggio accumulato da Reale, che poteva sembrare insormontabile, alla fine non solo è stato annullato ma è stato addirittura ribaltato. Dalla sua, Italia aveva l’apparentamento con le liste che hanno sostenuto al primo turno Granata, Randazzo e Moschella (che in tutto avevano racimolato circa 10mila voti) ma ha anche saputo dialogare con la gente, con i delusi, gli arrabbiati per trasformare la loro negatività in energia positiva.
Per Reale, invece, si tratta della seconda sconfitta nel giro di 5 anni. Dato curioso è che in entrambi i ballottaggi ha preso lo stesso numero di consensi: 16.563 nel 2013, ieri, invece, 16.513. Si faceva forte della corazzata che aveva allestito con ben 8 liste a suo sostegno. Ma quella corazzata ha perso potenziale dopo il primo turno: troppi candidati delusi hanno preferito disertare le urne al ballottaggio mentre qualcuno ha pensato di cambiare rotta.
Intanto, già ieri notte, Francesco Italia ha fatto ingresso a palazzo Vermexio accompagnato da decine fra amici e simpatizzanti. Ha ringraziato tutti e da oggi sarà al lavoro. Occorre spingere sui pedali della sua bicicletta per scalare le numerose montagne costituite dai problemi di cui soffre la città.
Da oggi, Siracusa, finalmente, ha il suo sindaco nella persona di Francesco Italia, a cui auguro tutto il bene possibile, affinchè amministri la città con scelte politiche forti, con saggezza e intelligenza politica,ma nell’interesse,purtroppo, del 30% dei cittadini che sono andati a votare. L’altro 70% che non ha ritenuto di votare,evidentemente, vuolel’autonomia del “non governo”….anche questo fatto è democrazia!!!!!!!!!!!!!!!! per cui il 30% dei siracusani che siamo andati a votare pretenderemo che la nuova amministrazione lavori per il cambiamento in meglio della città; il restante 70% dei siracusani che si sono astenuti al voto pretenderà che a Siracusa non si muovi foglia, che non si faccia nulla, che tutto rimanga immobile e che ognuno possa farsi i cavoli suoi,in piena anarchia, come è avvenuto fino ad ora.
Chi si è astenuto dal votare ha commesso un crimine morale e civile…Mi chiedo e vi chiedo:perchè questo 70% non si è astenuto dal votare al primo turno? Perchè 1 famiglia su 4 aveva in candidatura al consiglio comunale il proprio figlio, congiunto, parente o amico e, avendo visto che questi non ce l’hanno fatta si sono dati alla fuga; coerenza del cazzo e solo un tentativo di politica di affari personale….se va, mi sistemo: se non va che tutti vadano a fare in culo!!!!! L’astensionismo per mancanza di fiducia delle istituzioni? Lo dò al massimo al 20%.
Italia o Reale, sarebbe stato importante, e un orgoglio, che chiunque dei due fosse stato eletto sindaco avesse rappresentato,non dico il 100% dei cittadini ma almeno il 70%.
A Siracusa, nulla si crea, nulla si trasforma, tutto si distrugge.
E non finisce quì,perchè, sono pendenti numerosi ricorsi,a proposito degli eletti al consiglio comunale in quanto ci sarebbero state numerose e gravi omissioni relative ai dati del primo turno”, ai ritardi nella ufficializzazione dello spoglio con la commissione elettorale centrale ancora al lavoro per ricostruire con esattezza i dati di tute le 123 sezioni. “
Pippo scandurra