Castello Maniace, la ditta nega al Comitato Parchi l’accesso agli atti
Dalla ditta che sta realizzando il punto di ristoro in piazza d’armi al Castello Maniace, arriva un no all’accesso agli atti. La richiesta era stata avanzata dal Comitato parchi. Dall’Ufficio Ortigia, infatti, è pervenuta una comunicazione nella quale informa il Comitato che è stata chiesta alla ditta che sta realizzando il progetto ed al suo avvocato, Gianluca Rossitto, già assessore nella giunta Garozzo, di “dare un pronto riscontro”, in modo da conoscere la motivazione al dissenso manifestato all’accesso agli atti.
“Il Sindaco Francesco Italia subisce un evidente ostruzionismo dall’assessore Francesco Italia – afferma in maniera sarcastica l’avv. Corrado Giuliano – una drammatica condizione. Il dissenso manifestato dall’impresa all’accesso agli atti rientra nella legge, benedetta burocrazia di garanzia, ma al contempo emerge l’assenza di lealtà e chiarezza. Infatti l’ex assessore Italia impedisce al neo sindaco Italia di ottenere qualsiasi informazione, e con il sindaco dovremo attendere i tempi di legge e le ragioni che ci spiegherà l’avv. Rossitto dei motivi per i quali la società non dà il consenso all’accesso. Nel frattempo l’assessore all’Urbanistica la gentile architetta Genovese, non ci aiuta a conoscere. Potrebbe chiamarsi il dirigente e farsi portare le carte, ma forse l’ammirazione estatica di Francesco Italia la convince a desistere, eppure ’ assessore all’Urbanistica e quindi anche al centro storico”.
Il Comitato parchi attende adesso il responso della soprintendenza e dell’ufficio demanio. “Per la destinazione urbanistica del sito della piazza d’arme – aggiunge l’avv. Giuliano – il funzionario scrupoloso ci ha chiesto 2 marche da bollo da 16 euro (una da applicare sul certificato, l’altra sull’istanza), 50 euro per la causale dei diritti di segreteria sul conto corrente del Comune. Abbiamo versato oggi la somma richiesta, la città e la questione lo meritano per avere l’atto che ci aiuterà a capire in assenza degli altri atti.