Penalizzati i servizi ferroviari, protesta sui binari a Siracusa
<<Trenitalia e Rfi continuano nelle loro politiche di penalizzazione dei servizi ferroviari in Sicilia e in particolare nel territorio siracusano>>. Sono le parole di Vera Uccello, segretario generale provinciale della Filt Cgil, affiancata dai suoi omologhi di Fit Cisl e Uiltrasporti (rispettivamente Alessandro Valenti e Silvio Balsamo).
<<La nostra è una pubblica denuncia che portiamo avanti da tempo – prosegue Vera Uccello – e che trova radici in una serie di eventi evidentemente scaturiti da scelte effettuate dalle aziende delle ferrovie. <<Ora i riflettori sono puntati sui servizi, settore in cui Trenitalia e Rfi, quali committenti, non possono non avere responsabilità>>.
Lo sciopero di questa mattina punta a rivendicare i diritti dei lavoratori e in particolare, in questo momento storico, contro 3 aspetti della gestione dei rapporti con i dipendenti addetti ai servizi.
<<Il primo tema che ci ha visto incrociare le braccia sono le politiche di internalizzazione delle attività poste in essere da Trenitalia in Sicilia, fatto questo che scardina il sistema di affidamento dei servizi ad aziende esterne, con grave perdita di posti di lavoro; poi ci sono i ritardi nei pagamenti delle imprese (come sta accadendo con la Euroservice), violando così il diritto costituzionale del lavoratore che è quello di aver retribuito il suo lavoro. Non meno importante sono le richieste di ore in solidarietà, avanzate dalle imprese che operano nei servizi ferroviari, che non tengono assolutamente conto delle prestazioni da effettuare realmente. Stiamo parlando di Mondus, Coopservice, Consorzio Work, Artemide, ditte dell’indotto ferroviario che così stanno riducendo le ore di ogni dipendente, con una esplicita complicità della committenza, ovvero Trenitalia e Rfi.
<<Noi diciamo basta – conclude Vera Uccello – a questi soprusi ai danni dei lavoratori>>. In mattinata, una delegazione dei lavoratori, con Vera Uccello in testa, ha raggiunto la prefettura per un’udienza con il rappresentante di governo a cui sono state esposte le criticità lavorative alla base della protesta e di cui il prefetto ha preso atto.