L’ospedale delle 5 piaghe pronto per essere venduto
Un altro colpo basso dell’amministrazione Italia al Patrimonio storico-artistico della Città di Siracusa.
Con la deliberazione 7 novembre 2018 n. 228 la Giunta comunale ha individuato una serie di immobili da “valorizzare”, cioè da alienare, tra cui lo storico Ospedale delle Cinque Piaghe in Piazzetta san Rocco in Ortigia, che viene sclassificato a “Bene disponibile”, con la variazione della sua originaria destinazione d’uso indicata in PPO, che era quella “espositiva”, ma che, con questa deliberazione, diventa, manco a dirlo, “turistico-ricettiva. La Giunta rimanda a un secondo momento, l’ottenimento delle autorizzazioni delle Autorità preposte al vincolo storico-culturale. Ma proprio qui sta la forzatura, come da schema già ripetuto in altri casi, per esempio, per il chiosco di Piazza d’Armi. La delibera comporta anche variante urbanistica e viene peraltro dichiarata immediatamente esecutiva, quindi, l’amministrazione comunale ha apparecchiato il classico fatto compiuto e vuole ottenere subito gli effetti (illegittimi) della sua operazione, finendo per forzare sia il Consiglio Comunale, sia la Soprintendenza, la quale avrebbe solo trenta giorni di tempo per opporsi alla nuova classificazione del Bene, come “disponibile”.
L’immobile delle Cinque Piaghe è infatti assoggettato ope legis alla tutela del vincolo culturale ai sensi degli artt. 10 e 12 del Codice dei Beni Culturali, senza alcuna possibilità di sfuggire a tutte le disposizioni limitative e tutorie del Codice stesso, incluso anche il vincolo paesaggistico gravante sull’immobile da ogni lato, dall’alto, e pure all’interno.
Ciò significa che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto ottenere, tra le varie autorizzazioni che qui tralasciamo per brevità, certamente quella prevista dall’art. 57 bis del Codice prima di dichiarare la variazione della destinazione d’uso e di immettere il Bene sul mercato.
Si comprende che questo piano di alienazioni e valorizzazioni immobiliari, essendo allegato al bilancio di previsione, serve per dimostrare che il Comune può esibire poste attive, ma il valore economico attribuito alle Cinque Piaghe è quello, sperato dal sindaco, di bene turistico-ricettivo, non quello attuale… Quindi un gioco di prestigio, oltre allo scippo.
Vada a cercare altrove, il sindaco, i beni immobili da cedere ai privati e lasci perdere il patrimonio storico-architettonico della città, per farne alberghi, visto che già, di strutture ricettive, ne abbiamo fin troppe. Alle Cinque Piaghe, con la sua naturale destinazione d’uso, vada la Biblioteca comunale o altri servizi pubblici culturali di primo piano.
Apprezziamo il voto contrario del vicesindaco Giovanni Randazzo e deploriamo invece che altri assessori, per di più preposti alla Cultura e al Centro Storico, non abbiano avvertito la stessa sensibilità, avallando e condividendo l’ennesima operazione spoliatrice di Ortigia, coerente con la ormai conclamata cultura liberista e consumistica del sindaco Italia.
avv. Salvo Salerno
Promotore Comitato “Quartieri fuori dal comune”