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L’impegno del ministro Lezzi per la Catania-Ragusa

Incontro tra il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, i sindaci, la Regione, il Concessionario, i Ministeri e gli Uffici Competenti per dare il via libera ai lavori per la Catania-Ragusa. “Sono state superate le criticità, il progetto può approdare ora al CIPE”, spiegano i parlamentari nazionali e regionali del M5S Paolo Ficara, Marialucia Lorefice, Simona Suriano, Filippo Scerra, Stefano Zito, Stefania Campo, Giorgio Pasqua e Maria Marzana. “Il ministro Lezzi ha promesso che la riunione del CIPE si terrà nella prima metà di gennaio, così da avere il via libera finale al progetto”.

“E’ una infrastruttura di cui si parla da circa 20 anni e che, insieme al completamento dell’autostrada Siracusa-Gela permetterebbe il rilancio di tutto il territorio del sud-est siciliano. Come parlamentari del territorio abbiamo sollecitato fin dall’inizio i ministri competenti, e in questi primi sei mesi di governo il ministro Lezzi si è fatta carico dell’impegno convocando diversi incontri, volti a superare alcune difficoltà inerenti il progetto, come la questione del pedaggio e della sua sostenibilità economica/sociale in rapporto al territorio, segno tangibile della volontà di voler andare avanti e superare gli ostacoli”, commentano i parlamentari del MoVimento Cinquestelle. “La Regione siciliana si è impegnata a cofinanziare l’opera e ad intervenire con quattro milioni l’anno per limitare l’impatto economico della tariffa, specie per le categorie meritevoli di sostegno (studenti, pendolari, lavoratori in genere)”, aggiungono.

“Lo avevamo promesso in campagna elettorale e stiamo continuando a mantenere le promesse: quelle di ridare dignità e possibilità di sviluppo ad una terra che è stata utilizzata troppe volte solo come granaio di volti da anni di mala politica”.

Per i parlamentari pentastellati, il ministro Lezzi che “ha preso a cuore le istanze del territorio siciliano, conscia del grave stato di arretratezza infrastrutturale nel quale ci troviamo. Tutta la Sicilia è finalmente al centro dell’agenda politica del governo nazionale. Altro che cambiamento, questa è rivoluzione”.

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