Gambizzato per questioni di droga, arrestati due siracusani
I poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito l’ordinanza con la quale il Gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta della Procura, ha disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del siracusani Danilo Greco di 33 anni e degli arresti domiciliari per Giancarlo Limpido di 37, entrambi già noti agli ambienti giudiziari. I due sono gravemente indiziati di tentato omicidio e detenzione illegale di arma comune da sparo.
I provvedimenti cautelari scaturiscono dall’indagine coordinata dal pm Davide Lucignani e del procuratore aggiunto Fabio Scavone, a seguito del ferimento di Daniele Caruso di 42 anni, nato a Dusseldorf (Germania) , attinto alle gambe da diversi colpi di arma da fuoco il 9 agosto.
Nell’immediatezza dei fatti, la vittima aveva riferito agli inquirenti una versione contraddittoria, secondo la quale due giovani a bordo di uno scooter, travisati con caschi da motociclistica, lo avevano affiancato mentre percorreva a piedi la strada che conduce alla sua abitazione e gli avevano esploso contro diversi colpi di arma da fuoco che lo avevano ferito alle gambe.
Nel luogo indicato dal Caruso, tuttavia, non si rinvenivano né i segni dell’avvenuta sparatoria, né immagini che confermassero quanto dallo stesso riferito. Le attività tecniche avviate a seguito dell’accaduto fornivano, invece, una diversa ricostruzione della vicenda e consentivano di giungere alla identificazione degli autori del gesto.
Secondo quanto appurato dagli investigatori, infatti, Caruso sarebbe stato attinto dai colpi di arma da fuoco non in strada, ma all’interno dell’abitazione di Greco, in Via Filippo Juvara ad opera dello stesso Greco con la complicità di Limpido. Greco, accortosi di un ammanco di droga lasciata in custodia a Caruso, avrebbe teso a quest’ultimo “una trappola”, invitandolo, per tramite di Limpido , a recarsi all’interno della sua abitazione per chiarire i termini della vicenda.
Una volta giunto nell’appartamento, Greco avrebbe fatto sedere la vittima sul divano della cucina e gli avrebbe sparato improvvisamente numerosi colpi di pistola alle gambe; arma appositamente consegnatagli poco prima da Limpido. Caruso si sarebbe, quindi, trascinato da solo fuori dall’appartamento e avrebbe chiesto aiuto al padre per farsi trasportare in ospedale.
La ricostruzione dell’accaduto è stata suffragata dalla visione delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona e dal sopralluogo compiuto all’interno dell’appartamento di Greco , unitamente a personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, grazie al quale sono state rinvenute tracce ematiche, verosimilmente riconducibili a Caruso.