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Calcio Promozione, giunge l’ora della matricola Belvedere

Da questa sera alle 18 scatta la stagione del Belvedere neopromosso in Promozione. Sul sintetico del “Giorgio Di Bari” di via Lazio, il gruppo affidato al nuovo tecnico Nicola Bonarrivo (ex Sporting Priolo, Palazzolo e giovanili del Siracusa) e di cui farà parte anche il team manager Felice Di Mauro (figura riconosciuta per capacità e abnegazione dopo più di un decennio al servizio del Siracusa calcio), si ritroverà per cominciare la preparazione. Tanti i volti nuovi, ma diversi anche i riconfermati (su tutti l’ossatura composta da Cerruto, Saraceno, Conti, Messina, Bruno, Pincio, Tinè) per una squadra nata grazie alla collaborazione dello stesso Belvedere insieme con la Rari Nantes e l’Enzo Grasso. Questi i convocati. PORTIERI: Cerruto Giovanni, Azzarelli Vincenzo (’95), Spera Carmelo (’96). DIFENSORI: Rossitto Gaetano, Zagami Giuseppe, Conti Matteo, Bianca Gaetano, Caruso Salvatore (’96), Giardina Mario (’96), Maltese Simone (’96), Spada Sebastiano (’97), Barbagallo Kevin (’97), Di Mauro Giuseppe (’97). CENTROCAMPISTI: Messina Carmelo, Bruno Gianluca, Saraceno Christian, Gatto Pietro, Saraceno Mirko, Spoto Giuseppe (’95), Grassia Giuliano (’97), Gambino Alessandro (’97), Visicale Lorenzo (’97), Serino Michele (’97). ATTACCANTI: Tinè Damiano, Infantino Christian, Carrabino Anthony, Pincio Sebastiano, Alì Ugo (’95), Marcuzzo Giuseppe (’95).

“Un buon mix – ha sottolineato il patron Antonello Liuzzo – fra giovani di buone prospettive e giocatori già navigati per questa categoria. C’è l’ossatura della passata stagione e abbiamo inserito giocatori di qualità, tecniche ma soprattutto morali. E poi la scelta del tecnico Bonarrivo è stata indicativa in questo senso. Ha sempre lavorato bene e la scelta di affidargli questa panchina è stata fortemente voluta da entrambi. Stiamo lavorando in prospettiva, anche per creare un solido e valido settore giovanile, con persone qualificate ma che hanno soprattutto voglia di spendersi per far crescere i giovani in un ambiente sano e con sani principi. Come in una famiglia. Perché il Belvedere è una famiglia”.

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