Zingaretti vince anche a Siracusa ma nel Pd è polemica
Siracusa, 4 marzo 2019 – “Le primarie svolte nella giornata di ieri, domenica 3 marzo hanno rappresentato un successo di partecipazione popolare ben più ampio di ogni previsione, segnale inequivocabile della grande voglia di democrazia che attraversa la spina dorsale del Paese”.
A parlare è l’On. Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive, commentando il risultato delle Primarie del PD che ha assegnato a Nicola Zingaretti la Segreteria Nazionale.
“Il metodo delle Primarie aperte, espressione massima della libertà di scelta democratica, si conferma ancora una volta la soluzione migliore per determinare la governance di un partito ampio e a chiara vocazione maggioritaria come il PD – spiega Cafeo – un metodo che fornisce investitura diretta al nuovo Segretario, con trasparenza e alla luce del sole, senza passare da magheggi politici d’altri tempi o peggio dalle maglie oscure di società private in grado di gestire in maniera poco trasparente il voto”.
“Nel complimentarmi con Nicola Zingaretti, nuovo Segretario del PD al quale auguro buon lavoro, non posso non citare il grande apporto alla competizione elettorale fornito dagli altri sfidanti alla segreteria – continua l’On. Cafeo – sia da parte di Roberto Giachetti sia soprattutto da Maurizio Martina, la cui partecipazione, peraltro con un ottimo risultato, ha contribuito a mantenere vivo il dibattito, alimentando in maniera sana e costruttiva il confronto democratico nato attorno a queste Primarie”.
“Auspico infine che questo risultato, lungi dall’essere un punto di arrivo, rappresenti soprattutto in Sicilia un nuovo inizio per il Partito Democratico – ha concluso l’On. Cafeo – nel segno dell’unità e della riconciliazione”.
Bruno Marziano: “Io sto con Roberto Bruno e con il Pd di Pachino”
Dopo i risultati definitivi ( voti, percentuali, seggi, etc) di queste esaltanti primarie commenteremo un risultato di svolta che ha riguardato non solo il rilancio del PD ma la sua funzione di alternativa nel Paese.
Oggi però non posso non esprimere la mia opinione sulla vicenda che rappresenta un vero e proprio vulnus nella vita del Partito Democratico siracusano. Mi riferisco alla forma di protesta del gruppo dirigente di Pachino che alla primarie non ha votato e non ha fatto votare. Io non ne ho condiviso la forma ma ne condivido totalmente e pienamente le ragioni e le motivazioni.
Io sono fra quelli che ha seguito le vicende del comune di Pachino fin dalla campagna elettorale che, dopo un duro scontro con le forze che venivano considerate vicine agli ambienti della criminalità organizzata, ha portato al successo di Roberto Bruno. E non ho alcuna difficoltà nel ricordare che ho fatto notare più volte al senatore Lumia che con la sua azione parlamentare poteva ottenere un risultato che era l’opposto rispetto a quello che presumo lui stesso si prefiggeva, e cioè il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa a Pachino.
Ed infatti il risultato ottenuto è assolutamente l’opposto. Una amministrazione che alle elezioni ha battuto quelle forze e che durante i cinque anni di attività non ha permesso l’infiltrazione nella vita amministrativa della criminalità organizzata e dei suoi interessi, ora viene penalizzata con il suo scioglimento. E’ una contraddizione insopportabile di una legge giusta negli obiettivi ma assolutamente sbagliata nelle sue modalità di attuazione, e che ha colpito già altri sindaci ed amministrazioni allo stesso modo.
Per quanto mi riguarda continuerò in tutte le sedi a difendere il buon nome di Roberto Bruno ed il PD di Pachino e mettere in atto tutte le azioni politiche tendenti a fare emergere ciò. Non escluse anche quelle di carattere giudiziario.
Bruno Marziano