Chiesa di San Domenico di Noto, disponibili 712 mila euro per i lavori
Siracusa, 5 aprile 2019: il Dirigente Generale delle Infrastrutture, con proprio D.D.G., ha finalmente emanato il Decreto con il quale vengono rese disponibili le somme necessarie per eseguire il lavori di restauro e adeguamento funzionale della chiesa di S. Domenico di Noto per l’importo complessivo €. 712.000,00, di cui €.600.000,00 per l’anno 2019 e €. 112.000,00 per l’anno 2020. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo, Presidente emerito della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
Contestualmente, lo stesso Assessorato ha autorizzato il Comune di Noto a procedere alla gara per l’aggiudicazione dei lavori di restauro della chiesa.
Come si ricorderà, con provvedimento, di cui sono stato relatore, approvato dalla Commissione Bilancio, sono state rese disponibili le risorse previste dalla Delibera CIPE n.25 del 10 agosto 2006 concernente il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020.
Fra i progetti esecutivi individuati nel corso della scorsa Legislatura, da finanziare tramite le risorse stanziate nel Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana, firmato ad Agrigento il 10/09/2016 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Siciliana, vi è stato anche quello riguardante il restauro e il recupero della Chiesa di San Domenico nel Comune di Noto, progetto che ho seguito con particolare attenzione, dato l’altissimo valore architettonico e spirituale che l’edificio sacro ha sempre avuto.
Con l’odierno Decreto del Dirigente Generale, ha concluso Vinciullo, si può, finalmente, procedere alla gara di aggiudicazione dei lavori in modo da concludere questo lungo iter legislativo e amministrativo che ridarà sicurezza e l’antico splendore alla Chiesa di San Domenico e che conferma, soprattutto, ancora una volta, l’ottimo lavoro di programmazione svolto, nella passata Legislatura, dalla Commissione Bilancio che ho avuto l’onore di presiedere.
Ancora, quindi, risorse che arrivano alla nostra provincia e che daranno lavoro alle nostre maestranze in cerca di occupazione.