Amianto nel Petrolchimico di Priolo: la Corte d’Appello di Catania condanna l’INPS
Amianto nel Petrolchimico di Priolo. La Corte d’Appello di Catania condanna l’INPS ai benefici contributivi per esposizione alla fibra killer. Ribaltata la sentenza del Tribunale di Siracusa e accolto l’appello del Presidente ONA Ezio Bonanni – nella foto sopra assieme a Pippo Gianni. Giustizia è fatta. La Corte di Appello di Catania, in funzione di Magistratura del Lavoro, fa giustizia e condanna l’INPS al riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto del Sig. Carmelo Fazzina. Il Tribunale di Siracusa, Sezione Lavoro, aveva dichiarato inammissibile la domanda di prepensionamento del lavoratore, sentenza è stata impugnata dall’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA da poco nominato dal Ministro dell’Ambiente, Gen. Sergio Costa, nella Commissione Amianto. “Siamo riusciti nell’ennesima impresa di sanare un’ingiustizia manifesta e finalmente Fazzina può godere dei benefici per esposizione ad amianto. “E’ l’ennesimo risultato positivo raggiunto dall’ONA che, anche grazie alla collaborazione con l’On. Pippo Gianni, Sindaco del Comune di Priolo” – dichiara soddisfatto il coordinatore regionale dell’Associazione, Calogero Vicario, che lancia un appello: “Invoco tutti i lavoratori alla mobilitazione generale, sciopero della fame, altri sistemi di protesta non violenta, manifestazione dei nostri orfani, presso le sedi dell’INAIL e dell’INPS perché finalmente si giunga all’applicazione della legge benefici amianto”. “Ancora un ulteriore riconoscimento da parte della Corte di Appello per un lavoratore che è stato a contatto con l’amianto – dichiara Pippo Gianni – si tratta di un importante e positivo traguardo di conferma dei diritti dei lavoratori del Petrolchimico siracusano, che da tempo sono costretti ad azioni giudiziarie per far valere i loro diritti. Non capisco perché non ci sia da parte del Governo e nella fattispecie del Ministro del Lavoro l’emanazione degli atti di indirizzo che possano contribuire al riconoscimento di diritti ormai accertati e consolidati anziché costringere i lavoratori a lunghe ed estenuanti battaglie giudiziarie, nonché e dispendiose sia per l’operaio che per l’INAIL e l’INPS”. “Quella della Corte d’Appello di Catania è l’ennesima condanna a carico dell’INPS che da anni si ostina a non riconoscere i benefici nonostante i numerosi accertamenti tecnici ambientali e sentenze di condanna – dichiara Ezio Bonanni che auspica – “come Presidente dell’ONA, legale di Fazzina e di numerosi lavoratori del Petrolchimico di Siracusa, chiedo che, per il futuro, l’INPS riconosca i loro diritti senza costringerli ad avviare azioni legali, alla luce delle numerose pronunce di condanna del Tribunale di Siracusa e della Corte d’Appello di Catania ad accreditare i benefici contributivi per l’esposizione ad amianto”. “Fu proprio la Corte di Appello di Roma – ricorda il legale – ad aprire il vaso di Pandora con la sentenza n. 3000/17 ponendo in risalto l’emergenza del fenomeno epidemico delle patologie asbesto-correlate, tra la popolazione della città di Priolo Gargallo”.