CasaPound sospende l’occupazione del reparto di Ostetricia e Ginecologia ma non ferma la protesta
Dopo 10 giorni di occupazione i militanti di CasaPound Italia decidono di lasciare il reparto di Ostetricia e Ginecologia all’ospedale Trigona. Giorno e notte al fianco dei cittadini che hanno deciso di esprimere il loro malcontento con atti concreti, scegliendo di non piegarsi alla volontà di spogliare il Trigona e dunque, di fatto, interrompere la piena assistenza sanitaria all’utenza.
“Decidiamo di sospendere l’occupazione per permettere e favorire il tavolo di dialogo appena creato, in un clima più distensivo” – spiega Andrea Insenga Azzaro, responsabile locale di CasaPound Italia. “Tuttavia se anche questo ulteriore sforzo non consentirà di mettere in discussione il piano di rifunzionalizzazione della rete ospedaliera della zona sud della provincia di Siracusa, siamo disposti a scendere di nuovo in strada con forme di protesta ancora più forti”.
Una tregua, in attesa delle risposte che dovranno necessariamente arrivare dall’audizione del Sindaco in Commissione Sanità regionale, prevista dopo Pasqua ma ancora senza data, e dalle aule del Tar dove il Piano è stato impugnato.
“Al fine di dare una risposta politica chiara e democratica alla città abbiamo, parallelamente, sentito l’esigenza di chiedere, ottenendola, la candidatura per le prossime elezioni europee del 26 maggio 2019 nella lista di CasaPound, della nostra militante netina Rosamaria Emanuela Volcan”.