Siracusa, lotta senza quartieri alla musica ad alto volume
Guerra totale contro la musica ad alto volume nei locali pubblici. Nella notte tra sabato 9 e domenica 10 agosto, nel corso di un servizio congiunto, agenti della Polizia di Stato, militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, in collaborazione con Agenti della Polizia Municipale e personale dell’Asp8, hanno proceduto ad una serie di controlli nel cuore di Ortigia e nella zona balneare di Fontane Bianche. Complessivamente sono stati sottoposti a verifiche e controlli otto esercizi pubblici, tra cui due stabilimenti balneari. In uno di questi sono stati riscontrati e contestati al titolare la mancanza della licenza di pubblica sicurezza per tenere trattenimenti pubblici, nonchè la mancata tracciabilità di prodotti alimentari rinvenuti all’interno dei banconi frigorifero e destinati alla clientela.
Il servizio di controllo è stato attivato a seguito di quanto emerso dalla riunione del Comitato per l’Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal prefetto Armando Gradone, nell’ottica di assicurare il godimento di un sereno periodo estivo sia ai cittadini e residenti delle zone a maggiore vocazione turistica del capoluogo che dei numerosi turisti, ha previsto un articolato piano di controlli da parte di tutte le Forze di Polizia coordinato dal Questore di Siracusa, Mario Caggegi, nei confronti dei pubblici esercizi ed, in particolare, di quei locali in cui vengono tenute serate danzanti o diffusa musica dal vivo o a mezzo impianto Hi-Fi con operatore DJ. Gli accertamenti sono finalizzati a verificare il possesso da parte degli organizzatori delle autorizzazioni di pubblica sicurezza, il rispetto delle prescrizioni a tutela della pubblica incolumità, della salute pubblica, della quiete pubblica e del rispetto delle norme in materia di lavoro e regolarità contributiva.
Complessivamente sono state elevate contravvenzioni per un importo complessivo di circa 4.000 euro a vari esercizi pubblici per mancata tracciabilità di cibi destinati alla clientela, per la mancata istallazione di dispositivi per la protezione da animali ed insetti, l’abusivo aumento della cubatura di suolo pubblico occupata, nonché la mancata autorizzazione delle relative insegne pubblicitarie.
Infine sono stati individuati all’interno di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande ben dieci lavoratori “in nero”, di cui uno straniero sprovvisto di titolo di soggiorno, per il quale sono state avviate le procedure di chiusura del locale.
I controlli amministrativi interforze proseguiranno anche nelle prossime settimane per tutto il periodo estivo.