Escalation criminale a Priolo. Auto in fiamme, un boato e tanta paura nella notte
Stanotte ancora un forte boato e un incendio di un’automobile a Priolo. Il fatto ha spaventato in piena notte i cittadini credendo che fosse scoppiato un impianto nella vicina zona industriale. Al solo passar di notte per le vie della cittadina si respira aria di paura. Insistono poi l’incuria con rotatorie, parchi e aiuole coperti da erbacce e la cronaca che ci racconta di furti e incendi a iosa che continua a far crescere la percentuale dei crimini. L’impianto della pubblica illuminazione rimane spento da giorni e forse l’Enel si è persuasa che mancava davvero la luce e finalmente ripristinerà l’impianto.
Rilanciare l’ordine pubblico e mettere in sicurezza il ricco comune industriale, è una priorità. Un campanello d’allarme che l’amministrazione comunale non può non tenere nella giusta considerazione. Anche se i roghi e i furti non sono da addebitare alla Giunta comunale, ovviamente, ma non si sente la risposta che bisogna tenere in considerazione in questo clima di timore e disagio.
La conseguenza di quello che si sta accadendo, senza un piano straordinario, potrebbe creare un vuoto istituzionale. L’appello di un immediato intervento è arrivato più volte dall’opposizione in Consiglio comunale all’Amministrazione Gianni, per avviare un progetto d’interventi mirati nel breve tempo possibile, ma la politica è fatta anche di lunghi silenzi.
L’ultimo atto criminoso di stanotte rileva la necessità, da parte di tutti i soggetti interessati, di sedersi attorno ad un tavolo e cominciare una collaborazione efficace e duratura. Oltre alla manutenzione straordinaria del territorio comunale, l’attenzione deve orientarsi al potenziamento della pubblica illuminazione e della realizzazione del sistema di video-sorveglianza, della bonifica delle discariche abusive nella periferia e della pulizia straordinaria. Gli appelli, le segnalazioni, le lamentele, anche con sopralluoghi, come per la pirite a Magnisi e in altri luoghi storici, non hanno portato a nessun risultato in termini di sicurezza e vivibilità.
Creare un’intesa che potrebbe rendere la città e la zona industriale più sicura e funzionale, è d’obbligo. Sbagliato restare con le mani in mano. E come dire di voler intervenire ad ogni emergenza e mettere una pezza alla volta.
Di Redazione