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Depuratore Priolo, il Tar: improcedibile il ricorso del comune di Melilli

La prima sezione del tribunale amministrativo regionale di Catania ha dichiarato improcedibile il ricorso proposto dal comune di Melilli per l’annullamento del bando di gara per l’affidamento della “concessione pluriennale della gestione degli impianti di depurazione di contrada vecchie Saline territorio di Priolo a servizio dei reflui provenienti dagli agglomerati industriali di Siracusa e gli agglomerati urbani di Melilli, Priolo Gargallo e Siracusa”. Nel motivare la sentenza, il Tar ha preso in considerazione il fatto che all’udienza del 23 maggio l’Irsap ha documentato che la gara oggetto del bando è stata dichiarata deserta e che, quindi, titolare gestione del depuratore biologico di Priolo rimane al momento l’Ias. In buona sostanza, i giudici sostengono che “l’originaria situazione che ha dato luogo all’impugnativa del Comune di Melilli sia mutata per effetto dell’esito infruttuoso della gara, in considerazione che l’Amministrazione dovrà adottare le ulteriori, conseguenti, determinazioni di competenza”.

Il comune di Melilli era ricorso sostenendo che il provvedimento approvativo del bando, presentava un vizio di violazione di legge e, soprattutto, l’incompetenza dell’Irsap oltre che il difetto di istruttoria. Si sono costituiti in giudizio l’Assessorato per le attività produttive, il quale si è limitato al deposito di un atto, e l’Ias che ha chiesto l’accoglimento dell’istanza cautelare proposta dal comune di Melilli. “Si tratta di un epilogo scontato – dice il consigliere comunale Nuccio Scollo – di un ricorso che è stato tra gli elementi decisivi per indurre le imprese a non partecipare alla gara d’appalto”.

Al Tar pende adesso un altro ricorso, quello presentato dall’Ias di Priolo, che sostanzialmente ricalca quanto sostenuto dal comune di Melilli per cui sembra logico ipotizzare una sentenza sulla falsariga di quella emessa dalla prima sezione del tribunale amministrativo regionale.

F. N.

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