CronacaPolitica

Operazione Muddica, torna libero il sindaco di Melilli

Dopo 157 giorni di arresti domiciliari, il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, è tornato ad essere un libero cittadino. Il provvedimento di revoca della misura cautelare è stato adottato dal tribunale penale in composizione collegiale che ha accolto una specifica richiesta avanzata dai legali difensori di Carta, avv. Francesco Favi ed Emanuele Scorpo. L’ultima istanza di annullamento della misura cautelare, disposta il 13 febbraio dal gip del tribunale, Carmen Scapellato, era stata indirizzata alla corte di Cassazione, che però l’aveva rigettata, confermando la linea dura adottata dal pm Tommaso Pagano e avallata dal tribunale del riesame di Catania. Lo stesso tribunale, però, aveva annullato l’ordinanza in relazione a 3 capi d’imputazione, il più grave dei quali è quello legato all’associazione per delinquere, seguito da tentata truffa e corruzione. La difesa del primo cittadino melillese segna un altro punto a suo favore, atteso quanto ha disposto la recente sentenza del tribunale del riesame di Catania che ha annullato i provvedimenti interdittivi applicati ai titolari delle società di trasporto Marilena Vecchio, Giovanni Zuccalà e Franco Biondi. Il Tribunale di Catania ha spiegato che non vi sarebbe stata alcuna turbativa negli appalti né raggiro della legge, né accordo collusivo, né prestazione difforme, né frode nei pubblici servizi e alcun mezzo non in regola.

Il sindaco Carta torna in aula, quindi, il 20 settembre. L’ultima udienza del relativo processo è stata la scorsa settimana quando hanno prestato giuramento 2 dei 3 consulenti nominati dal tribunale penale per la trascrizione delle intercettazioni ambientali e telefoniche video. Hanno giurato i periti Silvia Aglieri e Flavia Padova mentre nella prossima udienza sarà la volta di Massimo Centamore. Quest’ultimo tecnico è stato nominato per superare un problema legato al disallineamento tra l’audio e il video delle intercettazioni eseguite dai poliziotti del commissariato di Priolo nel corso delle indagini. Il processo è stato, quindi, aggiornato all’udienza di settembre quando sarà escusso il primo teste citato dall’accusa, il segretario generale del comune di Melilli.

Francesco Nania

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