Noto e Kiskiros, amicizia nel segno di Petöfi e Cassone
«Le nostre due comunità, quella di Kiskoros e quella di Noto, sono già amiche da più di un secolo, grazie a due straordinari uomini: Sándor Petöfi, il più grande poeta ungherese (nato proprio a Kiskiros) e Giuseppe Cassone, l’intellettuale netino che per primo lo ha fatto conoscere in Italia».
Con queste parole il vicesindaco Frankie Terranova ha cominciato il suo discorso ufficiale pronunciato nella cittadina magiara dove l’amministrazione comunale di Noto è stata invitata dal sindaco László Domonyi, in occasione della Festa della Vendemmia (la più importante manifestazione di questa regione a sud di Budapest).
Sono stati tre giorni ricchi di appuntamenti durante i quali si sono gettate le basi per rafforzare le relazioni fra le due comunità proprio a partire da questo legame culturale importante che unisce le due città.
«Un convegno internazionale – ha aggiunto il vicesindaco Terranova – per celebrare e discutere delle opere di Petöfi e Cassone, ma anche uno scambio di esperienze fra i nostri imprenditori del vino e quelli della zona di Kiskoros (la più importante zona della viticoltura ungherese ed in cui ci sono oltre mille cantine) sono alcune delle idee di cui abbiamo discusso, coinvolgendo anche il museo Petöfi che qui a sede, e che cercheremo di realizzare in un prossimo futuro».
La figura di Giuseppe Cassone è molto conosciuta ed apprezzata, come testimonia un busto bronzeo del letterato netino proprio all’ingresso della casa natale di Petöfi, che oggi è parte di un museo molto conosciuto e visitato.
«In questi giorni Kiskoros – ha ribadito il sindaco Domonyi – ha ratificato il gemellaggio con una delle città più a Nord d’Europa, Lapua in Finlandia. L’amicizia con Noto, che attraverso la missione si intende rafforzare, che è invece una delle città più a sud del vecchio continente, è la prova che l’Europa si può e si deve fondare sulle relazioni culturali per essere una vera e propria comunità».
L’assessore Terranova – che durante la missione è stato accompagnato da Emanuele Nicosia, un netino che vive a Budapest e che ha lavorato per l’organizzazione dell’incontro con il supporto della sig.ra Magda Józan esperta di rapporti diplomatici – ha comunicato inoltre al sindaco della città ungherese Domonyi la volontà del sindaco Corrado Bonfanti di averlo ospite a Noto per proseguire nell’organizzazione degli eventi che si vorranno realizzare già il prossimo anno.