Politica

Priolo. La Presidenza del consiglio comunale va all’opposizione,” Biamonte presidente” -video-

In data odierna è stato eletto il nuovo presidente del consiglio Alessandro Biamonte, leader di Prospettiva Priolo Gargallo .

A parlare è Angelo Laposata, il nuovo capo gruppo di Prospettive Priolo Gargallo:
“Alessandro Biamonte leader dell’opposizione è la moglior figura che il consiglio comunale poteva esprimere per svolgere tale ruolo in termini di competenze, esperienza e preparazione. Siamo in una fase critica per il paese ed una parte del consiglio comunale ci ha chiesto di assumerci questa responsabilità, questo ruolo di garanzia lasciato vacante per fatti che nulla hanno a che vedere con il rimpasto di maggioranza.
Abbia già dimostrato In questi mesi la nostra preparazione e le nostre qualità, proponendo tantissime iniziative e contribuendo in maniera importante alla stesura di regolamenti . Adesso dobbiamo contribuire per salvare il paese, rimanendo con forte convinzione in opposizione.
Sono sicuro che la gestione della presidenza Biamonte rimarrà nella storia, sarà un punto di riferimento stabile in un momento tristissimo che vivono sia il nostro territorio che i nostri concittadini” .

Biamonte: “Oggi è accaduto un evento storico, ove la politica ha abbandonato l’egoismo e le ambizioni personali per il bene comune in uno dei momenti più difficili e tristi della storia del nostro territorio il nostro paese è ridotto in condizioni disastrose . Ciò comporta l’impegno di tutti noi e nessuno con un minimo di responsabilità e rispetto del ruolo istituzionale che ricopre può esimersi nel dare il proprio contributo.
Ringrazio ogni singolo consigliere comunale per aver riposto in me la propria fiducia , oggi vi garantisco che scriveremo una nuova storia del paese .

Il mio sarà un mandato presidenziale improntato sulla volontà di garantire i diritti/doveri di tutti i membri del Consiglio Comunale. Sarà una gestione innovativa che darà i propri frutti in tempi brevissimi, una presidenza aperta a tutte le forze politiche e ad ogni singolo cittadino con l’ambizione di diventare punto di riferimento per il paese pur essendo persona di parte con una precisa identità e appartenenza politica di opposizione all’attuale amministrazione. Ho ben chiaro che i miei primi doveri nel presiedere questa assemblea saranno quelli del rigore, dell’equilibrio e dell’imparzialità per assicurare una democratica dialettica tra i consiglieri di maggioranza e di opposizione, consentendo a ciascun Consigliere l’attuazione delle prerogative a lui attribuite dalla legge e dal regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.
Non sono qui a scegliere cosa è meglio per me o per la mia carriera politica ma cosa è meglio per il nostro paese.
Accetto la votazione democratica che mi conferisce il ruolo da presidente per spirito istituzionale in un momento di grave crisi economica occupazionale e valoriale, una scelta coraggiosa ma obbligata per chi ama il proprio paese.
Se alla maggioranza spetta l’onere di amministrare con correttezza il Comune alle minoranze spetta quello di proporre, vegliare ed esercitare il controllo democratico; il compito di noi tutti dovrà essere quello di distinguere tra le grandi e forti passioni politiche ed il comune tessuto istituzionale per trovare un terreno di intesa.
Perché questo si realizzi serve molto impegno, spirito di collegialità e capacità di convergenza per il bene comune, per la gente.
Un dialogo collaborativo e costruttivo sarà il mio obiettivo per avverare in modo trasparente e proficuo quello che i cittadini si aspettano da noi: la rinascita del paese .
Anche per questo, nell’esercizio delle mie funzioni tenderò ad una Presidenza del Consiglio forte e libera: forte per essere capace di dire No quando le situazioni lo richiederanno e libera da condizionamenti in quanto la mia unica direzione dovrà essere quella dell’interesse del paese.
Tenterò nel breve tempo del mio mandato di rilanciare il ruolo del Consiglio comunale, adoperandomi al massimo perché possa essere dato il maggior risalto alle sedute del Consiglio Comunale, per riavvicinare la gente alla politica e far comprendere che la politica dipende dal comportamento di coloro che la esercitano.

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