Siracusa. Sospensiva del CGA: Bruno Alicata: “Ai seguaci del Sindaco Italia vorremmo suggerire, con umiltà, di non continuare a spargere inutili veleni”
Siracusa. Sulla sospensiva della sentenza del Tar da parte del CGA interviene con una nota stampa diffusa poco fa il senatore Bruno Alicata di Forza Italia. “Trovata la risposta ai tuoi dubbi. Grave e irreparabile! … Celere e tempestiva arriva la sospensiva. Bravo il precedentemente avvocato, ma bravo anche il nuovo, persona oltremodo seria e squisita, già sottosegretario alla Giustizia del PD. Decisione impeccabile, col Commissario regionale già nominato per governare la città ed evitare “il danno grave e irreparabile”…, se fosse rimasta senza guida. Le decisioni dei Tribunali si rispettano e, in genere, non si fa luogo a dietrologie d’accatto. Anni luce, quindi, lontani dalle ridicole, più che volgari, insinuazioni ad opera del Cerchio magico di Italia, dopo la sentenza del Tar. A star dietro ai mestatori di professione – continua Alicata – d’altra parte, non si fa, di certo, un esercizio salutare, non staremo pertanto qui a ricordare i precedenti professionali, spesi sicuramente con sagacia e qualità, al Ministero della Giustizia ed a quello per l’Ambiente, ministro Orlando del PD in entrambi i casi, di chi ha accordato la misura sospensiva, con decisione sicuramente ineccepibile. Ai seguaci superficiali del Sindaco Italia vorremmo pertanto suggerire, con umiltà, di non continuare a spargere inutili veleni, prendendo, viceversa, per buone le riflessioni civili e garbate del professor Salvo Adorno, evitando in tal modo di inseguire balle complottistiche, propinate in queste ore da qualche giramondo della politica che, per oggi, si ritrova a fianco del supposto vincitore. Del quale vorremmo senza timore ribadire un concetto: Francesco Italia è persona per bene, seria ed integerrima, non ha compiuto alcun broglio elettorale e nessuno gli imputa alcunché, a parte l’insana amministrazione di questi 18 mesi, ma questa è un’altra storia. Tuttavia – conclude Alicata – il dispositivo del Tar è scritto in italiano e sarà inviato, vi si legge, alla Procura della Repubblica per eventuali risvolti dolosi. Questo abbiamo riferito nei giorni scorsi e la qual cosa non dovrebbe essere oggetto di insulse allusioni o reazioni isteriche, ne’ dolere alcuna delle anime pie globe-trotter, presenti in Giunta, almeno sino al 15 gennaio… “.