Siracusa, pranzo di solidarietà nel penitenziario di Cavadonna-Foto-
Alla casa circondariale di Cavadonna è tornata a funzionare la cucina. L’intervento di alcuni privati ha consentito di ripristinare l’uso di fornelli e forno consentendo agli studenti-detenuti, iscritti alla sezione speciale dell’istituto Alberghiero, di potere usufruire del fondamentale laboratorio. E’ questa la novità più rilevante emersa dalla sesta edizione della manifestazione “L’altra cucina… per un pranzo d’amore”. L’iniziativa ha interessato 40 degli otre 700 detenuti della casa circondariale siracusana. A fare gli onori di casa è stato il direttore dell’istituto di pena, Aldo Tiralongo: “Nell’imminente festività natalizia è stato un momento gratificante per i detenuti incontrare cabarettisti, musicisti ma soprattutto è stato importante affiancarsi a chef e pasticciere nella preparazione delle pietanze”.
Organizzata da Rinnovamento nello Spirito Santo e Fondazione Alleanza, la manifestazione è stata caratterizzata da una serie di eventi che hanno reso originale l’intera giornata dei detenuti. “Entrare una volta l’anno nelle carceri – ha commentato l’imprenditore Tito Alescio, referente della Rns – significa fotografare la situazione della nostra società, toccare il cuore dell’uomo. Ciascuno di noi può fare tanto per offrire speranza a persone che ne hanno tanto bisogno”.
Ai fornelli lo chef siracusano Giovanni Guarneri, che ha dato sfoggio alla sua abilità proponendo due antipasti tipici, un primo piatto con cavateddi ai gamberi e per secondo gustose orate alla siracusana. In laboratorio anche il maestro pasticciere Antonio Brancato che ha farcito panettoni artigianali e cioccolata con nocciole. A servire tra i tavoli e in grembiule anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia: “Partecipo sempre molto volentieri a queste iniziative che hanno la peculiarità di dare dignità a persone che stanno pagando con la detenzione gli errori commessi. E’ importante fare comprendere che oltre le sbarre rimane intatto il valore dell’inclusione”.
Ad allietare la giornata dei 40 detenuti, degli assistenti, delle educatrici, del cappellano ci hanno pensato il gruppo folk dei Cantunovu e quello dei Cori di Val d’Anapo, i cui brani popolari hanno invogliato i presenti a danzare e cantare. Molto applaudito il gruppo di comici “I falsi d’autore” che, con le loro scenette, hanno coinvolto tutti in sane risate.
Poi lo scambio di auguri e il brindisi che ha concluso una giornata straordinaria vissuta in quel braccio di penitenziario dove il Natale è arrivato in anticipo.