Gianni al ministro Provenzano: “Le imprese con sede legale in Sicilia paghino le tasse in Sicilia”-Video-
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<strong>Il Sindaco di Priolo, Pippo Gianni, si è recato ieri a Palermo per l’incontro con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, il Consiglio regionale dell’Anci e il Coordinamento dei giovani amministratori. </strong>
<strong>Il primo cittadino di Priolo ha preso la parola per ribadire quanto accaduto all’epoca del Governo Amato, ben 18 anni fa, definendolo un affronto. “La Regione siciliana – ha detto il Sindaco Gianni – già pagava il 42% come concorso alla spesa sanitaria nazionale; l’allora Presidente Amato stabilì un aumento provvisorio di 7 punti, arrivando così al 49%. Ogni anno, la Sicilia continua a pagare ancora oggi circa 600/700 milioni di euro in più rispetto al dovuto ed è arrivata l’ora che il Governo nazionale restituisca queste somme”. </strong>
<strong>“La Sicilia – ha continuato Pippo Gianni nel suo intervento – è una regione a statuto speciale e deve essere trattata come tale. Devono ad esempio essere riconosciuti gli articoli 36, 37 e 38”. A questo proposito, il primo cittadino ha chiesto al Ministro Provenzano di farsi portavoce presso il Governo nazionale affinchè le imprese, le industrie, le banche, le assicurazioni, i grandi gruppi alimentari, che hanno sede legale fuori dalla nostra regione, paghino le tasse in Sicilia. </strong>
<strong>“Dobbiamo inoltre far sì – ha detto ancora Pippo Gianni – che la Sicilia diventi il nuovo Portogallo d’Italia, in maniera da attrarre, con il nostro mare, il sole e il cibo, gente proveniente da ogni luogo, evitando al contempo che i nostri pensionati vadano ad abitare fuori, con un danno enorme per le casse dello Stato e per l’economia locale. Le aziende che decidono di insediarsi in Sicilia – ha concluso il Sindaco Gianni – per 10 anni non dovrebbero pagare le tasse. Questo produrrà occupazione, sviluppo e ricchezza”. </strong>