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Augusta. Palajonio ancora chiuso e abbandonato, la città rischia di perdere la sua struttura sportiva

Il Palajonio chiuso da oltre trenta giorni: è l’ennesimo sfregio per la città, per i suoi cittadini e per chi faceva attività presso la struttura, che sta emigrando in altri posti con grande difficoltà e disagio fatto da un’amministrazione che non perde occasione di dimostrare la propria distanza dalla Città.
Il Palajonio ad oggi è l’unica struttura esistente in città multifunzione, che garantiva un luogo di ritrovo per gli sportivi di tutte le età e le discipline. Inoltre è anche area di protezione civile, il che lo rende un luogo ancora più importante e strategico. Eppure, a seguito del forte vento che ne ha divelto le coperture oltre un mese fa, oggi la struttura è ancora chiusa e inagibile.
L’amministrazione fa sapere, attraverso una nota del sindaco e dell’assessore, che si dovrà provvedere all’ammodernamento del Palajonio; si tratta di cifre che sono da tempo nella disponibilità dell’amministrazione, ma che non risolvono il problema attuale perché hanno i tempi lunghi dei lavori pubblici. È invece urgente intervenire immediatamente, dando mandato in maniera straordinaria per coprire la struttura che è quasi del tutto scoperta.
Rischiamo in questo modo di perdere un luogo sportivo, abbandonato alle intemperie metereologiche proprio nel cuore dell’inverno; così potrebbe subire danni irreparabili. In quel caso non si tratterebbe più di un intervento straordinario, ma di perdere quanto esiste già.
Ho presentato un’interrogazione urgente alla Presidente del Consiglio, dove sollecito la questione e chiedo immediati riscontri, sia per tutelare la struttura che per dare risposte efficaci, come è nostro dovere, ai cittadini.
La situazione di emergenza che si è venuta a creare è certamente addebitabile all’incuria con cui questa struttura, come purtroppo molte altre in città, sono state gestite. Le somme necessarie per l’ammodernamento sono disponibili da tempo, paghiamo già da tempo l’ammortamento di un mutuo dedicato e non si comprende perchè bisogna sempre arrivare a questo punto di distruzione.
Chiediamo dunque all’amministrazione di intervenire immediatamente con misure straordinarie ed urgenti per non privare ancora a lungo la città di uno dei suoi luoghi più importanti.

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