Collegamento ferroviario porto di Augusta, incontro al ministero
All’incontro operativo al ministero delle Infrastrutture, dedicato al collegamento ferroviario nel porto di Augusta e in generale alla tratta Catania-Siracusa, hanno partecipato il viceministro Giancarlo Cancelleri, il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5S), il sindaco di Augusta Cettina di Pietro, i rappresentanti dell’autorità portuale, di Rfi e del provveditorato opere pubbliche.
Focus sui lavori necessari per collegare il porto megarese alla rete ferroviaria. Un asset di servizio necessario e richiesto a gran voce dagli operatori per aumentare la competitività dello scalo centrale nel Mediterraneo.
“C’è da recuperare un gap di parecchi anni: nonostante l’esistenza di un progetto, non sono mai stati avviati i necessari lavori. Quella progettazione va adesso rivista e adattata alla sopravvenute esigenze ed anche agli stessi cambiamenti avvenuti nell’area del porto di Augusta”, spiegano al termine Paolo Ficara e Cettina Di Pietro (M5s). “E’ una priorità anche per il Ministero. I tempi devono essere contingentanti, per rispettare le scadenze imposte dall’Europa. Per velocizzare le procedure di progettazione, verrà stipulato a breve un apposito protocollo di intesa tra il Ministero delle Infrastrutture, l’Autorità Portuale ed Rfi. Da Roma verrà seguita la procedura con particolare attenzione ed impegno. Settimana prossima, primi sopralluoghi congiunti sul posto. Prova che nessuno vuol perdere tempo”.
E’ emersa poi l’opportunità di sfruttare l’occasione di questi lavori per ripensare la linea ferroviaria Catania-Siracusa, con una variante di tracciato che libererebbe la città di Augusta dall’attraversamento ferroviario con il passaggio a livello che “taglia” la città. In questo modo si eviterebbe l’ingresso dei treni in città, con un intervento simile rispetto a quello che fu fatto a Siracusa una ventina di anni fa, ottenendo anche un duplice vantaggio: si riducono i tempi di percorrenza sulla tratta Ct-Sr, aumentando la competitività del treno per i collegamenti tra le due province.
11 febbraio 2020 – All’incontro operativo al ministero delle Infrastrutture, dedicato al collegamento ferroviario nel porto di Augusta e in generale alla tratta Catania-Siracusa, hanno partecipato il viceministro Giancarlo Cancelleri, il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5S), il sindaco di Augusta Cettina di Pietro, i rappresentanti dell’autorità portuale, di Rfi e del provveditorato opere pubbliche.
Focus sui lavori necessari per collegare il porto megarese alla rete ferroviaria. Un asset di servizio necessario e richiesto a gran voce dagli operatori per aumentare la competitività dello scalo centrale nel Mediterraneo.
“C’è da recuperare un gap di parecchi anni: nonostante l’esistenza di un progetto, non sono mai stati avviati i necessari lavori. Quella progettazione va adesso rivista e adattata alla sopravvenute esigenze ed anche agli stessi cambiamenti avvenuti nell’area del porto di Augusta”, spiegano al termine Paolo Ficara e Cettina Di Pietro (M5s). “E’ una priorità anche per il Ministero. I tempi devono essere contingentanti, per rispettare le scadenze imposte dall’Europa. Per velocizzare le procedure di progettazione, verrà stipulato a breve un apposito protocollo di intesa tra il Ministero delle Infrastrutture, l’Autorità Portuale ed Rfi. Da Roma verrà seguita la procedura con particolare attenzione ed impegno. Settimana prossima, primi sopralluoghi congiunti sul posto. Prova che nessuno vuol perdere tempo”.
E’ emersa poi l’opportunità di sfruttare l’occasione di questi lavori per ripensare la linea ferroviaria Catania-Siracusa, con una variante di tracciato che libererebbe la città di Augusta dall’attraversamento ferroviario con il passaggio a livello che “taglia” la città. In questo modo si eviterebbe l’ingresso dei treni in città, con un intervento simile rispetto a quello che fu fatto a Siracusa una ventina di anni fa, ottenendo anche un duplice vantaggio: si riducono i tempi di percorrenza sulla tratta Ct-Sr, aumentando la competitività del treno per i collegamenti tra le due province.