Priolo, la presidente Ias: “Programmi chiari”
“Non mi aspettavo un’accoglienza così entusiastica da parte dei dipendenti. Mi ha fatto piacere e mi dato quell’energia che, mista al mio carattere, non può che essere di buon auspicio per il lavoro che ci aspetta”. La presidente dell’Ias, Patrizia Brundo, risponde così al gesto di benvenuto ricevuto dai lavoratori della società che gestisce il depuratore biologico di Priolo. Benché il suo mandato sia limitato all’approvazione del bilancio e quindi, al massimo, fino al mese di giugno, dimostra di avere le idee chiare sul da farsi. “Sono tanti i problemi da risolvere – dice Brundo – da un anno a questa parte, da quando la Procura ha avviato l’inchiesta No Fly, stiamo destinando la maggior parte delle risorse ad adempiere alle prescrizioni imposte dai magistrati. Grazie al lavoro del direttore generale, e all’intervento di tutti i soci, stiamo mettendo una pezza alle criticità degli impianti con la copertura delle vasche e la ristrutturazione del chiarificatore per contenere le emissioni di sostanze odorigene moleste”.
Brundo è la terza donna alla guida dell’Ias, dopo Rosa Battiato e Maria Grazia Brandara. Al contrario delle altre due, conosce bene l’Ias e il territorio in cui opera. “Da un anno e mezzo faccio parte del consiglio d’amministrazione dell’Ias dice Brundo – ciò rappresenta un vantaggio perché ho vissuto e sono presente quotidianamente all’Ias e non solo quando c’è la convocazione del cda o dell’assemblea dei soci. Il depuratore rappresenta un impianto fondamentale per la salute della popolazione dei comuni vicini per cui ci tengo che sia al massimo dell’efficienza. Sappiamo che alcuni impianti con 30 anni di vita hanno bisogno di un restyling e sono convinta che i soci siano pronti a fare la loro parte”.
Una delle scadenze nel mirino della presidente Brundo è il rinnovo della proroga della concessione. “Il nostro obiettivo – dice – è quello che, alla scadenza dell’attuale proroga, fissata per il 30 giugno, l’Ias possa ottenere un’ulteriore proroga sine die, in modo da consentire ai soci una programmazione a lunga scadenza che significa investimenti per il futuro”.