Siracusa. Ripulito il sito archeologico di via Iceta, l’assessore Buccheri: dentro il recinto anche frigoriferi e televisori
Grazie a un intervento straordinario, che ha visto impegnati il Comune, la Tekra e il Libero consorzio di comuni, è stata ripulito il sito archeologico di via Iceta (una traversa di riviera Dionisio il Grande). I lavori sono stati completati stamattina dagli operai dell’azienda di igiene urbana e da quelli di Siracusa Risorse, che nei giorni scorsi avevano provveduto a diserbare l’area ricoperta di piante infestanti. L’intervento è stato coordinato dall’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri.
“La zona – afferma l’assessore – era stata segnalata più volte, anche dai cittadini, perché proprio all’angolo tra le due strade ogni giorno vengono abbandonati sacchetti di spazzatura smaltiti irregolarmente. Ma ciò che abbiamo trovato dentro il recinto del sito archeologico, una volta tagliata l’erba e gli arbusti, va oltre l’immaginazione. Gli operai hanno rimosso persino frigoriferi e televisori, oltre a sacchetti lanciati dall’esterno e forse direttamente dai balconi dei palazzi vicini. Noi facciamo di tutto ma senza comportamenti corretti da parte della gente, a partire dall’abbandono dei rifiuti sulla strada, ogni sforzo rischia di essere inutile”.
Per effettuare la pulizia è stato necessario coordinarsi, oltre che con la Tekra, con il Libero consorzio, in quanto proprietario dell’area, che a sua volta ha dato mandato a Siracusa Risorse per l’intervento operativo.
“Gli operai di Tekra e Siracusa Risorse, che ringrazio, – conclude l’assessore Buccheri – hanno svolto un ottimo lavoro ridando dignità al sito. Adesso spero che i cittadini lo rispettino e che gli enti competenti facciano di tutto per salvaguardarlo”.
Soddisfazione per l’intervento è stata espressa anche dall’assessore alla Cultura, Fabio Granata. “Grazie alla sensibilità dell’assessore Buccheri – dice – e alla condivisione di un progetto più ampio, abbiamo iniziato la ‘rigenerazione’ di tasselli del nostro patrimonio archeologico minore sparso nell’intera città moderna. Presto creeremo le condizioni non solo per la emersione di questo patrimonio ma anche per una sua adeguata manutenzione e valorizzazione”.