Siracusa, vermi negli alimenti: sequestri in un minimarket
Derrate alimentari con parassiti e in cattivo stato di conservazione. Queste alcune delle spiacevoli sorprese emerse a conclusione di un servizio per la salvaguardia e la tutela della salute pubblica, Agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Ortigia unitamente a personale dell’Asp 8 effettuavano una ispezione presso un esercizio pubblico adibito a minimarket (vendita di generi alimentari nazionali e indiani) sito in Siracusa in via Isonzo.
Durante il sopralluogo, all’interno del locale, vi erano prodotti di generi alimentari nazionali e indiani, disponibili alla pubblica vendita, posti nelle scaffalature metalliche alla rinfusa e in disordine.
In uno di questi espositori, venivano rinvenute alcune confezioni di piadine di riso prodotte in Thailandia scadute il 30 settembre 2014; sei confezioni di semolino tipo grosso prodotto in Italia con scadenza 14 maggio 2015 e tre confezioni di semolino fino prodotto in Inghilterra, scaduti il 30 aprile 2014.
Le nove confezioni di semolino presentavano muffe, larve e piccoli insetti neri. All’interno di un banco frigo, posto sempre all’interno dell’esercizio pubblico, venivano rinvenuti, sfusi, all’interno di buste in cellophan aperte e non sigillate, tranci di pesce spada congelato e tranci di agnello congelato marca “Halal” privi di tracciabilità e di etichettatura.
In ultimo venivano individuati, due contenitori in plastica non per uso alimentare, infestati da insetti, farfalline e larve, contenenti in uno farina di patate e nell’altro riso “Basmati”, prodotti alimentari sfusi e privi di involucro di protezione.
Alla luce di quanto sopra descritto, ravvisandone il cattivo stato di conservazione, si riteneva necessario procedere al sequestro dei prodotti alimentari.
Il titolare veniva denunciato per aver detenuto per la commercializzazione prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, insudiciati, invasi da parassiti, in palese stato di alterazione e gli veniva comminata una sanzione per un importo pari ad Euro 1.500,00 per non aver usato le procedure di autocontrollo (HACCP) in modo corretto, in quanto non applicava le schede per la tracciabilità dei prodotti alimentari, rinvenuti all’interno dell’esercizio pubblico suindicato.
Sono stati effettuati ulteriori controlli presso altri due esercizi pubblici sul territorio, gestiti da Indiani, non rilevando alcuna irregolarità dal punto di vista igienico-sanitario.