Cipa qualità aria, gennaio-aprile: meno 40-45% Ossidi di Azoto, benzene meno 25%
Il CIPA (Associazione per la Protezione dell’Ambiente) nell’occasione data dal Coronavirus, ha effettuato una ricerca sulle condizioni ambientali dell’aria in questo periodo specifico.
- stato elaborato un rapporto nel quale sono stati analizzati gli andamenti di molti inquinanti monitorati dalla rete.
Fin dalle prime battute della crisi da Coronavirus, e del conseguente lock-down, abbiamo registrato una riduzione degli inquinanti. Questo studio ha avviato un capitolo “speciale” che ci servirà per comprendere e dare conto al territorio delle riduzioni collegate al blocco.
I dati della rete sono stati confrontati con quelli prodotti dal Libero Consorzio dei Comuni (Ex Provincia), in particolare nei centri abitati e fino alle porte del capoluogo, nel tratto fra Belvedere e Scala Greca.
Durante la pandemia (le misurazioni fanno riferimento al periodo gennaio-aprile) è stato rilevato un contenimento delle concentrazioni di NOx (Ossidi di Azoto) e di Benzene, maggiori nei centri a più intenso traffico:
- Per gli Ossidi di Azoto (NOx), per il quale il traffico costituisce il fattore causa determinante, le concentrazioni si sono ridotte, da gennaio al periodo marzo-aprile del 40-45%. Gli scostamenti sono stati più evidenti nelle stazioni San Focà (da 16 a 7 microgrammi per metro cubo) e di Belvedere (da 13 a 5 microgrammi per metro cubo) più prossime ai centri abitati. Si tratta di riduzioni dovute alla forte contrazione del traffico veicolare. E’ comunque un dato assodato che negli ultimi cinque anni le medie annuali degli Ossidi di Azoto viaggiano ben al di sotto dei limiti prescritti.
- Per quanto concerne i BTEX (Benzene, Toluene, Etilbenzene e xilene), composti organici volatili, le concentrazioni (il prodotto più significativo è il Benzene) nel periodo di quarantena si sono ridotti del 25%. Come è noto l’80 per cento del
Benzene deriva dal traffico veicolare, la restante quota può originarsi da attività
industriali. Si ricorda ad ogni modo che la più importante causa dell’esposizione individuale al benzene è il fumo di sigaretta.
I nostri andamenti sono in linea con altri studi pubblicati nello stesso periodo. Per come era atteso, in città metropolitane come Palermo, gli impatti del lockdown sono risultati più “vistosi” per la ovvia maggiore, massiccia concentrazione del traffico veicolare.
In conclusione possiamo dire che al tempo del Covid, anche nel nostro territorio, sono state registrate riduzioni significative di NOx e Benzene collegabili al blocco del traffico.
Siracusa, 5 maggio 2020