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Prestigiacomo: “Il nuovo ospedale di Siracusa, una sfida come il Morandi”

 “Sappiamo di avere i riflettori addosso perché sarà un test importantissimo non solo per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa ma anche perché si comprenderà se applicare le norme in deroga, come avvenuto per il ponte di Genova, sia una sperimentazione e un modello eseguibile su tutto il territorio nazionale. Non possiamo in alcun modo fallire l’obiettivo”. La parlamentare siracusana Stefania Prestigiacomo esprime orgoglio per avere proposto in commissione Attività produttive della Camera– che ha approvato – un emendamento che consentirà di applicare le norme straordinarie adottate per la ricostruzione del ponte di Genova nella costruzione dell’infrastruttura sanitaria, attesa da oltre un trentennio a Siracusa.

“In questo momento – dice Prestigiacomo – in Italia s’invoca il modello ponte di Genova per realizzare infrastrutture, a lungo attese nei territori o portare a termine incompiute. Siamo riusciti a fare riconoscere l’applicazione della norma in deroga al codice appalti per realizzare d’urgenza un’infrastruttura sanitaria fondamentale nel nostro territorio. Credo che questo rappresenti un bel primato. Ma la sfida inizia adesso perché dobbiamo fare in modo che anche al Sud si possa avverare il piccolo miracolo di Genova. Cominciamo subito con la realizzazione del nuovo ospedale fondamentale in un territorio che ha bisogno di tali strutture com’è emerso in questo periodo di emergenza epidemiologica”.

La parlamentare di Forza Italia sostiene che Siracusa debba sapere rispondere come e meglio di Genova, e, più in generale, il Sud debba dimostrare preparazione e maturità. “E’ indubbio – dice – che i riflettori siano sull’applicazione della norma per capire se possa diventare un modello anche nell’impiego fondi Mes. Se l’Italia decidesse di accedere al prestito europeo, si potranno fare investimenti importanti per ammodernare il sistema sanitario, innanzitutto nel Mezzogiorno. Fino a oggi il governo ha dimostrato di dare grande attenzione alla proposta che, qualora andasse tutto bene, si possa replicare”.

L’obiettivo del modello Genova significa abbattere i tempi della burocrazia a cominciare dall’esproprio dei terreni. “Per quest’incombenza – dice Prestigiascomo – occorrono non meno di due anni, in media. Capiamo bene che questa sia una norma rivoluzionaria che permette di scavalcare ostacoli burocratici altrimenti difficili da superare in breve tempo”.

Con l’approvazione in aula del decreto ci vorranno 30 giorni per la nomina del commissario che rimarrà in carica per un anno con la possibilità della proroga di un altro anno. Durante questo tempo assumerà tutte le iniziative necessarie per avviare il cantiere e definirlo entro due anni. “Dobbiamo essere contenti – conclude Prestigiacomo – di avere ottenuto questa procedura speciale che può veramente permettere di creare una infrastruttura sanitaria importante per tutta la provincia aretusea, per la quale sono già disponibili 200 milioni, essenziale investimento economico in questo momento di crisi”.

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