Noto, anno dedicato alla vita consacrata
Momento veramente intenso e profondo quello vissuto a Noto, nei giorni scorsi, nella memoria liturgica di Santa Teresa del Bambino Gesù. La Cappella del Monastero delle Carmelitane Scalze di Noto ha officiato la Celebrazione Eucaristica, presieduta da Mons. Antonio Staglianò, alla presenza delle Monache di Clausura, della Comunità dei Cappellani che presta servizio in Monastero e di un nutrito gruppo di fedeli netini. Mons. Staglianò si è intrattenuto, rivolgendosi particolarmente alle Consacrate nell’approssimarsi dell’anno a loro dedicato per volere del Santo Padre Papa Francesco, sul valore della vita consacrata. “Essa non è esilio, astrazione dal mondo, fuga dal secolo, ma è presenza capillare nel tessuto umano del mondo, in una vocazione ben precisa: essere amore. – ha detto il Vescovo di Noto- “Nel cuore della Chiesa sarò l’Amore” soleva affermare, colma di spirito evangelico la Santa di Lisieux”. Mons. Staglianò si è soffermato poi a sottolineare la virtù della “piccolezza” di Santa Teresina. Riprendendo la sua ispirata intuizione della “piccola via” ha proseguito a definire così la vita cristiana: vita nello spirito, guidata dallo spirito e pertanto trasformata dalla terza persona della Ss. Trinità, specificando quindi che il “vero credente” è chi guidato dallo Spirito Santo fa la volontà del Padre. E’ chi nel Figlio, massima manifestazione dell’Amore e della Misericordia del Padre assume impegni concreti di vita cristiana volti al servizio, alla carità verso il prossimo e all’accettazione della sofferenza vista nell’ottica cristiana della redenzione e dell’offerta per la salvezza propria e del mondo, sull’esempio della piccola Santa carmelitana che ha vissuto il Calvario della sofferenza nell’adesione alla volontà di Dio, offrendo e pregando per i ministri sacri, le missioni e per l’evangelizzazione.