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Caso Caravaggio, funzionari dell’istituto centrale di Restauro a Siracusa

I funzionari dell’istituto centrale di restauro saranno lunedì a Siracusa per osservare in dettaglio la tela del Caravaggio “Il seppellimento di Santa Lucia”. Il ministero dei Beni culturali ha avuto sollecitazioni da più parti per eseguire una verifica sullo stato di conservazione del famoso dipinto, dopo che in queste settimane si sta discutendo del suo possibile trasferimento al Mart di Rovereto per una mostra.

Il dipinto è stato sottoposto a due indagini radiografiche, la prima a Roma nel 2005 ad opera dell’istituto centrale di restauro, la seconda nell’aprile del 2006 condotte dal Centro Regionale di Restauro della Regione Sicilia, che mostrano la presenza di evidenti alterazioni dovute ai precedenti restauri. L’ultimo intervento, ancora una volta curato dall’Istituto Centrale per il Restauro, è consistito quindi in un’attenta rilettura critica dei precedenti restauri. Lunedì o al massimo martedì sarà in città anche il professore Vittorio Sgarbi che, com’è noto, ha programmato la mostra a Rovereto e che, malgrado abbia detto di aderire alla sottoscrizione degli oltre trecento intellettuali che sostengono che la tela non possa e non debba affrontare questo lungo viaggio, non sembra avere, in realtà, mollato la presa.

“Chi dei funzionari romani verrà a Siracusa – dice l’ex parlamentare regionale Enzo Vinciullo – lo fa per esaminerà il quadro e accertare se può viaggiare. Avranno ilo compito di stabilire se e quali danni vi siano, come sia possibile ripararli se, qualora vi fossero, se gli interventi di restauro vadano fatti a Siracusa op se è necessario portare la tela a Roma. Nell’uno e nell’altro caso dobbiamo fidarci dell’istituto del restauro. Quando in passato sono intervenuti sulla tela, lo hanno fatto con competenza e responsabilità. Nel caso in cui si decidesse di intervenire, occorre capire a chi spetta la competenza. In primis il ministero dell’Interno attraverso il Fec ma anche la Regione siciliana potrebbe finanziare l’acquisto del materiale che è necessario per recuperare la tela. Era stato detto che la Regione non abbia alcun titolo ad intervenire. Non è vero, perché la Regione ha i fondi del Patto per il Sud pari a 7,5 milioni di fondi statali, gli stessi con cui sta intervenendo con la somma di 3,5 milioni per la costruenda caserma dei carabinieri di Siracusa e la chiesa del Carmine di Francofonte”.

Intanto, il deputato regionale Giovanni Cafeo h chiesto al presidente della V Commissione dell’Ars, Luca Sammartino, un’audizione avente per tema “condizione dell’opera ‘Seppellimento di Santa Lucia’ ed eventuali interventi di tutela e valorizzazione”, alla presenza dell’assessore ai Beni Culturali, del Fondo per gli Edifici di Culto, del Centro Regionale per il Restauro e di Comune, Diocesi e Sovrintendenza di Siracusa”.

 “Archiviata definitivamente l’ipotesi di trasferimento al Mart di Rovereto, resta da verificare il punto più delicato della questione, ossia i necessari interventi di restauro e messa in sicurezza del dipinto – spiega l’On. Cafeo – un obiettivo che resta primario a prescindere dall’ormai nota querelle con il professor Sgarbi e che la Regione Siciliana non può certamente continuare a procrastinare a tempo indefinito, sperando magari nel mecenate di turno”.

Francesco Nania

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