Sgarbi: “La tela del Caravaggio prima all’Icr di Roma poi in mostra a Rovereto”
Dopo settimane di polemiche, di attacchi mediatici, di scontri a distanza sull’asse Siracusa-Rovereto, il professore Vittorio Sgarbi ha ribadito questo pomeriggio che il progetto Caravaggio va avanti. Il critico d’arte, che ha promosso l’iniziativa del trasferimento della tela del Caravaggio “Il seppellimento di Santa Lucia” al Mart di Rovereto, per essere esposto ad una mostra, è stato per tutta la mattinata nella nostra città e nel primo pomeriggio al castello Maniace, altro luogo simbolo di polemiche, ha incontrato la stampa e altre persone interessate al progetto. La riunione è giunta a conclusione del sopralluogo eseguito in questi giorni alla chiesa di Santa Lucia alla Badia, da parte dei funzionari e degli esperti dell’istituto centrale di restauro di Roma e di quelli dell’istituto regionale di restauro di Palermo.
Già al primo giorno gli esperti hanno sostanzialmente verificato il buono stato di salute del dipinto caravaggesco e ciò lascerebbe preludere alla possibilità di uno spostamento in Trentino senza grossi rischi di deterioramento. I tecnici sono stati chiari affermando che il loro parere conterà poco rispetto alla volontà politica.
Sgarbi, che di recente ha aderito all’appello dei 350 intellettuali contrari al trasferimento della tela da Siracusa, non ha cambiato idea e la sua presenza oggi ha detto a chiare lettere che il progetto va avanti e che il Caravaggio possa imboccare la strada per le alpi. In buona sostanza, la tela del Caravaggio andrà molto probabilmente a settembre a Roma dove all’istituto centrale del restauro sarà sottoposto a una manutenzione straordinaria. Subito dopo il via degli esperti del Icr, la tela andrà a Rovereto per partecipare a partire da ottobre e per tre mesi alla mostra dal titolo «Caravaggio. Il Contemporaneo». Sgarbi ha detto a chiare lettere che il progetto rientra nel rapporto di collaborazione tra la Regione Siciliana e la Provincia autonoma di Trento. Come dire, il progetto va avanti previa verifica delle condizioni conservative del capolavoro del Caravaggio.
Il Mart si prenderà cura di eseguire una copia della tela “Il seppellimento di Santa Lucia”, farà eseguire gli interventi eventuali di manutenzione e donerà una teca a protezione dell’opera. Il ritorno a Siracusa dovrebbe coincidere in dicembre con la festa di Santa Lucia. Ritorno che la Curia vorrebbe avvenisse nella basilica del Sepolcro in Borgata e non più alla Badia dove, peraltro, avrà fimnalmente il massimo della visibilità la pala cinquecentesca del Guinaccia, il martirio di Santa Lucia.