Eccellenza, ridotta a 5 giornate la squalifica di Corrado Rosa
E’ stata ridotta da sei a cinque giornate la squalifica con la quale è stato sanzionato un calciatore del Città di Rosolini, reo di avere aggredito a fine gara un calciatore avversario. La Corte Sportiva di Appello Territoriale ha accolto parzialmente l’appello proposto dalla società del Città di Rosolini, che aveva chiesto l’annullamento della sanzione nei confronti del difensore Corrado Rosa perché l’arbitro lo aveva erroneamente indicato come l’autore dell’aggressione ai danni di un calciatore del Paternò a fine gara.
Per la dirigenza rosolinese l’arbitro sarebbe probabilmente incorso in uno scambio di persona indicando nel proprio referto il nominativo del calciatore Rosa quale autore del gesto violento Sostiene in proposito il Città di Rosolini che il calciatore Rosa al momento del fatto contestato si trovava ben distante dal calciatore colpito e che forse l’arbitro ha confuso il n.3 di maglia (quella di Rosa) con il n.13 (Salvatore Gennaro).
Il Rosolini aveva chiesto la revoca della squalifica inflitta al suo tesserato in quanto ingiustificata e comunque eccessiva.
La Corte Sportiva di Appello Territoriale ha rilevato che nel rapporto dell’arbitro, che fa piena prova in ordine ai comportamenti posti in essere dai tesserati nel corso delle gare, il difensore Rosa è stato con certezza individuato nell’atto di colpire “violentemente con due pugni un calciatore della società Paternò 1908 provocando un taglio al viso”.
Per i giudici, insomma, non emerge quindi dubbio alcuno che sia stato proprio il Rosa l’autore del gesto contestato, per l’effetto apparendo immotivate e non comprovate le dichiarazioni di parte che invocano un presunto scambio di persona. Tuttavia il gesto, seppur grave ma avvenuto in un unico contesto temporale, può essere sanzionato in misura ridotta.