Primo Piano

Incentivi per energia sostenibile, brusco stop all’emendamento Prestigiacomo

Brusco stop all’emendamento della parlamentare di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo, che prevedeva il finanziamento per gli incentivi per l’energia sostenibile prodotta in Sicilia, attraverso le quote relative all’Iva e alle accise. “Con risibili e inesistenti motivazioni – tuona Stefania Prestigiacomo – addotte dalla Ragioneria Generale dello Stato, una norma d’indirizzo politico che non prevedeva impegni automatici di spesa, è stata cancellata dal decreto rilancio la norma frutto del mio emendamento che introduceva il “Patto Stato – Industrie della raffinazione”, destinando agli investimenti per l’occupazione e le tecnologie “sostenibili” una quota delle enormi accise fiscali e dell’imposte sul valore aggiunto che gravano sul settore. Con un tratto di penna è stato vanificato il parere del Parlamento che aveva votato all’unanimità la norma e dello stesso Governo che aveva dato parere favorevole”.

Secondo la parlamentare, si tratta di una decisione assunta contro l’interesse per il Mezzogiorno e la Sicilia. “Ovviamente si tratta di una scelta politica contro il mezzogiorno, fatta proditoriamente con un espediente tecnico, che suona quasi come un invito alle industrie del settore, gravemente segnato dalla crisi, a smobilitare, a desertificare ulteriormente il sud del paese, economicamente distrutto dalla pandemia. A un Mezzogiorno che quest’anno vedrà falcidiate le proprie entrate turistiche a causa dell’emergenza Covid, si nega anche la possibilità di investimenti green e di consolidamento dei livelli occupazionali. Al Sud non si può vivere solo di reddito di cittadinanza e di demagogia. La demagogia non serve a far la spesa al supermercato e di reddito di cittadinanza, sul divano, di può solo morire”. Infine, la Prestigiacomo lancia l’affondo al Governo. “Un dietro front inaccettabile che conferma lo stato confusionale del governo giallorosso, pericoloso per l’Italia e i suoi cittadini” spiega l’ex ministro del Governo Berlusco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *